Quarant’anni di leadership da parte del Ceo e presidente Arturo Licenziati e 80 anni dalla nascita, in Svizzera. Quest’anno è ‘festa doppia’ per il Gruppo IBSA (Institut Biochimique SA), che oggi conta 20 filiali in Europa, Cina e Stati Uniti ed è presente con i suoi prodotti in più di 90 Paesi in 5 continenti.
Per celebrare degnamente, l’azienda ha deciso di regalare ai 2.300 collaboratori in tutto il mondo un giorno di vacanza: il 19 agosto, giorno in cui Arturo Licenziati ha varcato per la prima volta le porte di IBSA. Era infatti piena estate del 1985 quando Licenziati assunse la guida dell’azienda ticinese, fondata a Lugano nel 1945. La società allora contava 40 dipendenti per un giro d’affari di 5 milioni di franchi, ma che già alla fine degli anni Ottanta – in soli 5 anni – aveva cambiato passo, triplicando il fatturato.
“Questo – sottolinea Licenziati, che ha appena compiuto 90 anni – è solo un simbolo del mio riconoscimento per l’impegno, la dedizione e la passione delle nostre persone, che sono il motore della nostra crescita. Una crescita che non è solo business ma anche e soprattutto la capacità di implementare modelli di sviluppo e di lavoro che pongono le persone al centro della nostra filosofia e delle nostre attività”.
Da piccolo laboratorio farmaceutico del Canton Ticino, in Svizzera, IBSA negli anni è diventata una multinazionale. “Le piccole aziende possono crescere solo se sono in grado di adattarsi in modo agile a settori che, per le grandi realtà farmaceutiche, sono spesso considerati meno interessanti” ricorda Licenziati. “In questi anni abbiamo trasformato un’idea, realizzare ‘farmaci nella forma migliore’, in un progetto concreto e di successo, concentrandoci su una ricerca mirata a risolvere le necessità quotidiane di medici e pazienti. Siamo sempre stati un’azienda rivolta al futuro, pronta ad andare oltre e disposta a percorrere strade non ancora battute”.
