L’insicurezza vi assale nei momenti cruciali? Quando si sente sopraffatta, la superstar olimpica Simone Biles ripete un mantra instillatole dalla madre, come ha spiegato ai neolaureati della Washington University di St. Louis.
Anche i più grandi atleti di tutti i tempi lottano con l’insicurezza. Però Biles adotta una filosofia che le permette di andare a testa alta, anche quando sente che la corona inizia a scivolare. “Quando inizio a sentirmi sopraffatta e a dubitare di me stessa, rifletto su ciò che mia madre mi ha instillato fin da giovanissima: essere la migliore Simone possibile, ogni singolo giorno”, ha detto ai neolaureati della Washington University di St. Louis. “Per essere la migliore versione di te, cogli l’opportunità di essere un leader”.
Tramandando le parole di saggezza di sua madre alla nuova generazione, l’atleta ha voluto trasmettere una informazione preziosa: anche le persone al top della loro carriera devono affrontare lo stress.
La fortuna aiuta gli audaci (e non serve essere perfetti)
“Andate là fuori e scrivete la vostra storia: l’unica che potete raccontare”, ha continuato la stella della ginnastica, affermando che essere audaci è meglio che essere perfetti.
Biles sa qualcosa su come centrare il bersaglio con estrema precisione: è il tipo di talento e determinazione che ha consolidato la squadra di ginnastica statunitense come una delle migliori al mondo. Ma ha rassicurato le diplomate: a volte le cose vanno a rotoli, e va bene così.
“Il mondo non ha bisogno che siate perfetti”, ha detto Biles durante il suo discorso. “Ha bisogno che siate audaci, che vi interessiate e che continuiate ad andare avanti anche quando le cose non vanno come previsto“. Sebbene la leggenda dell’atletica adotti un’idea del successo che non richiede la perfezione assoluta, ha ribadito che ci vuole molta fatica per arrivarci. Il suo è uno stile di vita basato sul “work-hard-play-hard”, con la passione al centro.
“Il successo nell’istruzione, come nell’atletica, richiede sacrificio e dedizione”, ha affermato Biles. “C’è molto divertimento lungo il percorso, ma per raggiungere la vetta, bisogna anche trovare la gioia nel lavoro”.
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