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Tumore alle ovaie di 42 kg asportato a Milano

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Adyen Articolo
Velasco25

Intervento record al Policlinico di Milano: i sanitari hanno rimosso un tumore alle ovaie di ben 42 kg, che aveva portato la paziente a pesare ben 120 kg. Un’operazione durata 4 ore e che è andata bene: la paziente, dopo qualche giorno di ricovero, è tornata a casa.

La storia

Rachele ha 49 anni e fa la segretaria in una grande azienda fuori dalla Lombardia. Ha una figlia adolescente e un lavoro impegnativo, quindi non ha fatto particolarmente all’aumento di peso. Era l’inizio del 2022, ma la situazione è precipitata in fretta. In meno di un anno Rachele è passata dal suo peso abituale, 78 kg, a oltre 120 kg: era evidente che qualcosa non andava.

Una visita ginecologica ha messo in luce la presenza di un tumore dell’ovaio cresciuto a dismisura, ritenuto da subito inoperabile da due diverse strutture. Però Rachele non si perde d’animo e si rivolge alla Clinica Mangiagalli del Policlinico di Milano: la diagnosi è confermata, l’intervento è molto complesso ma si può tentare.

L’intervento

L’intervento è stato eseguito da Fabio Amicarelli, Paola Colombo e Massimiliano Brambilla, chirurghi della Struttura complessa di Ginecologia diretta da Paolo Vercellini, con il supporto di Giuseppe Sofi, responsabile dell’Anestesia e Terapia Intensiva Donna-Bambino.

“E’ stato necessario asportare l’ovaio destro, che a causa del tumore era cresciuto in modo incontrollato – raccontano gli specialisti – ma anche ricostruire la parete addominale, che si era dovuta adattare ad una massa così voluminosa. Il tumore, insieme ai suoi annessi, pesava circa 42 kg, un’evenienza davvero rara. La paziente ha affrontato molto bene l’intervento ed è stata dimessa in buone condizioni di salute, compatibilmente con la sua patologia. Il suo peso alla dimissione era tornato di 78 kg“.

Il racconto della paziente

“Quando ho iniziato a prendere peso – ha raccontato Rachele ai chirurghi – non ci ho fatto molto caso, perché non ho mai avuto dolori, finché non ho iniziato a respirare e a camminare con molta fatica. Quando mi sono svegliata dopo l’operazione non ci potevo credere, ero contentissima e molto grata. Mi è stata data una possibilità per continuare a vivere accanto a mia figlia, e per vederla crescere”.

I numeri del tumore dell’ovaio

Sono circa 30mila le donne italiane che sono in cura per un tumore alle ovaie, organi importanti non solo per la riproduzione ma anche perché secernono ormoni fondamentali (gli estrogeni e il progesterone).

Quello alle ovaie è un tumore insidioso, perché negli stadi iniziali non presenta particolari sintomi o ‘campanelli d’allarme’ e anche nelle fasi più avanzate questi spesso non sono specifici. Inoltre, al momento non esistono test di screening: spesso quindi la diagnosi avviene quando la malattia è in fase già avanzata e le possibilità di cura sono minori.

Il cancro all’ovaio conta 5.000 nuovi casi ogni anno in Italia, rappresenta circa il 30% di tutti i tumori maligni dell’apparato genitale femminile e occupa il decimo posto tra tutti i tumori nelle donne. Alcuni fattori abbassano il rischio di contrarlo: l’uso di contraccettivi orali, le gravidanze e l’allattamento al seno, la rimozione chirurgica di tube e ovaie; altri invece aumentano il rischio, come l’avere un indice di massa corporea elevato, la menopausa tardiva e l’impiego di una terapia ormonale sostitutiva in post-menopausa.

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