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Tonno in scatola: ecco quanto mangiarne in sicurezza

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Quante scatolette di tonno mangiare, in sicurezza, ogni settimana? Man mano che diventiamo più consapevoli delle tossine nascoste negli alimenti – tra cui proteine ​​in polvere, cioccolato fondente e riso integrale – è naturale interrogarsi su ciò che mangiamo regolarmente.

Uno di questi alimenti potrebbe essere il pesce: alcune varietà sono infatti ricche di mercurio, una neurotossina. E mentre mangiamo un’insalata di tonno o un rotolo di sushi, potremmo chiederci: quanto mercurio è troppo per noi?

“Tutto ciò di cui dovete preoccuparvi è di non mangiare pesce ad alto contenuto di mercurio più volte a settimana“, dice a Fortune la scienziata alimentare Abbey Thiel.
Il mercurio, secondo l’Agenzia per la Protezione Ambientale (Epa), è sia un elemento naturale (derivante dall’attività vulcanica) sia un sottoprodotto dell’inquinamento industriale, della combustione del carbone, delle centrali elettriche e dei combustibili fossili, che disperdono la tossina nell’aria. Questa si deposita nei bacini idrici e nei sedimenti del terreno, convertendosi in una forma ancora più tossica, nota come metilmercurio.

Livelli elevati di esposizione al mercurio possono danneggiare il cervello, il cuore, i reni, i polmoni e il sistema immunitario di persone di tutte le età, ma la minaccia maggiore è per i neonati nel grembo materno e per i bambini, che potrebbero subire un peggioramento delle capacità cognitive, della memoria, dell’attenzione, del linguaggio, delle capacità motorie fini e delle capacità visuo-spaziali.

Il pesce è la principale fonte alimentare di mercurio, afferma Thiel, ma per fortuna ci sono solo pochi colpevoli da tenere d’occhio.

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Quali pesci contengono più mercurio?

I pesci che si trovano in alto nella catena alimentare sono quelli che presentano i livelli di mercurio più elevati, spiega Tasha Stoiber, scienziata senior dell’Environmental Working Group.

Tra questi:
Sgombro reale
Squalo
Pesce spada
Marlin
Tonno

Il mercurio si bioaccumula nel loro organismo mangiando pesci più piccoli che già contengono mercurio. “A volte” questi esemplari “mangiano centinaia di questi altri pesci in un solo boccone”, dice Thiel. Quando il mercurio entra nel corpo di un pesce, si lega ai muscoli e alle proteine ​​e rimane nell’organismo, continuando ad accumularsi man mano che il pesce mangia.

Quanto pesce ad alto contenuto di mercurio si può mangiare?

Nel caso di predatori noti per essere più ricchi di mercurio, Stoiber raccomanda di mangiarli “molto raramente o per niente”. I Centers for Disease Control and Prevention seguono la tabella della Food and Drug Administration dei pesci con il più alto e il più basso contenuto di mercurio, fornendo le seguenti indicazioni per donne in gravidanza e allattamento e bambini piccoli: “Mangiate una varietà di pesce. Se mangiate pesce pescato da familiari o amici, consultate le avvertenze sul pesce. Altrimenti, mangiate solo una porzione e nessun altro pesce quella settimana. Cercate di evitare quelli indicati nella lista “Scelte da evitare” (riportata nella tabella FDA) o di darli ai bambini”.

Per gli adulti: “Mangiate da 2 a 3 porzioni (tra 225 e 350 g; 1 porzione = 115 g di pesce misurato prima della cottura) di pesce a settimana dalla lista “Scelte migliori” OPPURE 1 porzione (115 g) dalla lista “Scelte buone” della tabella FDA”.

“Il mercurio compromette lo sviluppo del cervello”, afferma Thiel. “I bambini piccoli dovrebbero fare molta attenzione, così come le donne incinte e quelle che allattano”.

Le varietà con il più basso contenuto di mercurio

I pesci più piccoli e non predatori sono la scelta migliore per godere dei benefici nutrizionali dei frutti di mare evitando un eccesso di mercurio, affermano gli esperti.
“Questi piccoli pesci non mangiano la stessa quantità di un grande predatore”, afferma Thiel. “Sì, contengono mercurio, ma in quantità considerevolmente inferiore rispetto ad altri pesci”.

I pesci a basso contenuto di mercurio includono:
Merluzzo
Salmone
Sarde

Scegliendo queste varietà “si potrebbero consumare 2-3 porzioni di pesce [a settimana] senza preoccuparsi”, afferma Thiel. Gli omega-3 presenti in pesci come il salmone potrebbero svolgere un ruolo importante nel contrastare gli effetti negativi del mercurio, aggiunge Stoiber. “Se si mangia pesce ad alto contenuto di omega-3, questi agiscono in modo protettivo, il che è davvero utile per lo sviluppo del cervello”, afferma.

“Mangiare pesce a basso contenuto di mercurio è l’ideale”, afferma Stoiber. “Questa combinazione di basso contenuto di mercurio e omega-3 offre i maggiori benefici”.

L’articolo completo è su Fortune.com

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