La salute sostenibile di Johnson & Johnson Medical

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La sostenibilità può giocare un ruolo chiave anche nel campo della salute. La tecnologia e l’innovazione rappresentate dai dispositivi medici possono rispondere alla necessità di ottimizzare la gestione ospedaliera dei pazienti, “con conseguente beneficio anche per familiari e amici che se ne prenderanno cura”, evidenzia Silvia De Dominicis, presidente e amministratore delegato di Johnson & Johnson Medical, nell’intervista pubblicata sul numero di gennaio di Fortune Italia.

L’Italia è un mercato fondamentale per tutto il gruppo Johnson & Johnson, sottolinea De Dominicis: “è un Paese che ha un ruolo chiave e rientra nelle prime nove nazioni a livello mondiale per importanza strategica”.

Oggi Johnson & Johnson Medical, che conta 900 dipendenti divisi in due sedi, Pratica di Mare e Aprilia, “rappresenta la più ampia offerta nel settore dei dispositivi medici”, dice De Dominicis. La divisione italiana può contare su un gruppo internazionale che continua a scommettere sull’innovazione, e che nel 2017 ha investito in ricerca e sviluppo oltre 10 mld di dollari, circa il 13% del fatturato con un aumento rispetto all’anno precedente del 16%. “Crediamo molto nel valore della robotica e della chirurgia digitale a supporto di procedure estremamente complicate e finora di difficile realizzazione”, ha detto De Dominicis.

Tra i risultati più importanti di Johnson & Johnson, secondo De Dominicis, ci sono anche quelli legati al sociale: “per noi successo vuol dire anche sostenere progetti socialmente utili. Attraverso la Fondazione Johnson & Johnson, costituita nel 2000, rispondiamo alla filosofia di responsabilità sociale contenuta nel nostro credo”.

La strategia di Johnson and Johnson passa anche dalla collaborazione con le istituzioni, secondo l’Ad: “sosteniamo giornalmente tutti gli interlocutori del sistema sanitario italiano, con un unico comune obiettivo che è il miglioramento della salute del paziente, garantendo un accesso equo senza differenziazione territoriale”.

I progetti, dice De Dominicis, sono tanti: “ci sono numerosissime attività che supportiamo in varie aree terapeutiche, ad esempio la Colon Mis Academy, iniziativa di formazione unica in Italia realizzata dall’Associazione chirurghi ospedalieri italiani per diffondere presso i clinici le migliori pratiche di trattamento mini–invasivo per il tumore al colon retto, la seconda forma di cancro più comune in Italia”. Un’iniziativa “che permette ai pazienti di accedere allo standard di cura migliore ed in linea con l’evidenza clinica più recente, con relativi importanti benefici sulla loro qualità della vita”.

(L’intervista completa è disponibile sul numero cartaceo di Fortune Italia di gennaio)

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