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Chiesi cambia statuto, diventa una società benefit

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Il Gruppo farmaceutico Chiesi modificato il proprio statuto diventando ufficialmente una Società Benefit e punta sul sociale, scegliendo quindi di adottare un nuovo modello reso disponibile dalla Legge italiana 208/2015.

La Società Benefit è una nuova forma giuridica d’impresa che rappresenta un cambio di paradigma. È stata introdotta nel 2010 come Benefit Corporation negli USA e ora è in fase di diffusione in vari Paesi del mondo. L’Italia è stato il primo paese al di fuori degli Stati Uniti ad avere introdotto questo modello nel gennaio 2016.

La Società Benefit rappresenta un passo in avanti in quanto cambia il concetto stesso di azienda, perché ne ridefinisce lo scopo. Mentre le società tradizionali esistono con l’obiettivo prevalente di distribuire dividendi agli azionisti, le società benefit sono espressione di una visione più evoluta e integrano nel proprio oggetto sociale una duplice finalità: oltre agli obiettivi di profitto perseguono lo scopo di avere un impatto positivo sulla società e sull’ambiente, e si impegnano a creare valore non solo per gli azionisti ma anche per gli altri portatori d’interesse. Una Società Benefit rappresenta un nuovo strumento legale che crea una solida base per l’allineamento e la protezione della missione nel lungo termine e la creazione di valore condiviso.

“Questa trasformazione è una tappa importante, vogliamo promuovere un modo consapevole e diverso di fare business e avere un impatto positivo sulla società e sulla natura, per contribuire a uno sviluppo veramente sostenibile – spiega Alberto Chiesi, presidente Chiesi Farmaceutici – Con questa scelta, coerente con i nostri 84 anni di storia, Chiesi Farmaceutici adotta un modello che ci auguriamo venga compreso e fatto proprio da molte altre aziende, per contribuire assieme ad affrontare le grandi sfide del nostro tempo che anche le Nazioni Unite hanno voluto promuovere con i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile”.

Quello di Chiesi è un percorso globale. Infatti la filiale americana del Gruppo, Chiesi USA, grazie alla disponibilità della legge, è diventata anch’essa una Benefit Corporation e altre filiali come Brasile, Regno Unito, Germania, Spagna, Olanda e Francia, pur non disponendo della legge, hanno previsto un’integrazione statutaria ad hoc, con l’esplicitazione delle finalità di impatto sociale e ambientale.

“Da quando l’Italia ha introdotto le società benefit, più di 300 imprese hanno deciso di adottare questo modello. La scelta di diffondere l’integrazione della finalità di interesse sociale e ambientale alle filiali estere fa di Chiesi un caso per ora unico e sono sicuro che sarà presto emulato da altre imprese” ha commentato Paolo Di Cesare, co-fondatore di Nativa, country partner di B Lab, l’organizzazione internazionale che diffonde il modello Benefit nel mondo.

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