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Coronavirus, Recordati dona 70mila farmaci e 5 mln di euro

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Oltre 70mila confezioni di farmaci e 5 mln di euro per le strutture e gli operatori sanitari. Così Recordati contribuisce alla lotta per l’emergenza Coronavirus. Diverse iniziative, per un impegno complessivo, da parte della farmaceutica con headquarter a Milano, di 7,6 mln di euro.

 

 

Oltre 2,6 mln di euro in farmaci

 

Ammonta a 2.657.821 di euro il valore complessivo delle 71.002 confezioni di farmaci donati da Recordati alla Regione Lombardia, attraverso la collaborazione con il Banco Farmaceutico.

Ad aprile, sono stati consegnati 1.367.199 di euro in anestetici locali e farmaci per i disturbi ostruttivi delle malattie respiratorie, pari a 12.082 confezioni. I medicinali sono stati affidati all’Istituto Clinico Sant’Ambrogio di Milano, che assume il ruolo di hub. Da lì, sono partiti per diverse strutture sanitarie lombarde e, in particolare, per l’ospedale da campo di Bergamo. Già a fine marzo, il Banco Farmaceutico aveva consegnato alla Regione 1.290.622 euro di farmaci antivirali e per i disturbi ostruttivi delle vie respiratorie (58.920 confezioni), sempre donati da Recordati e distribuiti a 75 strutture sanitarie lombarde.

In entrambi i casi, le operazioni sono partite poiché la Regione aveva chiesto a Federfarma Lombardia un aiuto per provvedere alla carenza di medicinali nelle strutture coinvolte nell’emergenza. Su richiesta di Federfarma Lombardia, Banco Farmaceutico ha avviato una campagna di sensibilizzazione nei confronti delle aziende, specie di quelle farmaceutiche, invitandole a fare la propria parte per il bene di tutti. Recordati ha risposto all’appello e, in seguito, Banco Farmaceutico ha coordinato le donazioni.

“Ci conforta vedere, in questa situazione drammatica, una mobilitazione di aziende che fanno la propria parte per il bene di tutti. Alcune, come Recordati – a cui va il nostro grazie di cuore per lo straordinario impegno – hanno risposto al nostro appello a non dimenticarsi dei più fragili e a continuare a donare” ha dichiarato Sergio Daniotti, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico onlus.

“Speriamo, che questo nostro gesto, sia utile a dare un po’ di sollievo a chi soffre per il virus e sia di aiuto a medici, infermieri e personale sanitario per far meglio il proprio lavoro. Pensiamo che contribuire al benessere della comunità, e dedicare parte delle proprie risorse ad azioni solidali, non sia un semplice adempimento aziendale o un dovere professionale, quanto piuttosto un’esigenza morale; un’esigenza che riteniamo parte essenziale di un’impresa sana, in grado cioè di crescere, ma allo stesso tempo supportando e sviluppando il territorio in cui opera e di rendere orgoglioso chi in essa lavora” ha dichiarato Andrea Recordati, Amministratore Delegato Recordati SpA.

 

 

Cinque milioni di euro a operatori sanitari e strutture di cura

 

Dall’allestimento di aree per la terapia intensiva ai macchinari, Recordati è scesa in campo per sostenere chi lotta in prima linea contro il Coronavirus: medici, infermieri, operatori sanitari. Ma non solo. Perché gli aiuti sono stati indirizzati anche a coloro che stanno soffrendo maggiormente dell’emergenza sanitaria, per i quali l’impatto economico ha costituito una ulteriore spinta al di sotto della soglia di povertà. In particolare, la farmaceutica ha supportato il Banco Alimentare e la Fondazione Opera di San Francesco.

 

 

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