Phse, le sfide della logistica farmaceutica durante l’emergenza Covid

L’emergenza sanitaria ha sottoposto le imprese italiane a un vero e proprio stress test. Ne parla Eddy De Vita, presidente Phse. La versione completa di questo articolo, a firma di Carlo Buonamico, è disponibile sul numero di Fortune Italia di novembre 2020.

 

Quali sono state le principali difficoltà che avete dovuto affrontare nell’ambito della logistica farmaceutica?

 

Durante l’emergenza sanitaria globale, Phse ha ricoperto un ruolo essenziale nel garantire l’approvvigionamento di medicinali negli ospedali di tutto il territorio nazionale, per conto delle più importanti società farmaceutiche. Le consegne da parte dei nostri operatori non si sono mai interrotte, dimostrando coraggio, dedizione e responsabilità. L’accesso agli ospedali è diventato molto più complicato, soprattutto per difendere l’incolumità dei nostri operatori. Abbiamo messo in atto tutte le necessarie attenzioni per assicurare la miglior sicurezza ai nostri operatori attivi sul campo e ai pazienti, investendo nella sanificazione di mezzi e magazzini e sui Dpi. Abbiamo così potuto operare in serenità anche nelle zone rosse.

 

 

Qual è stata la risposta della vostra azienda all’emergenza sanitaria?

 

 

La forza della squadra. È questo l’elemento distintivo che ci ha permesso di reagire all’emergenza. Disponiamo di un network capillare di 13 piattaforme distributive sul territorio nazionale e di circa 300 mezzi a temperatura controllata dove lavora esclusivamente personale proprio. Il fatto di non avvalerci di cooperative e subvettori è una scelta controcorrente che ci ha assicurato grande flessibilità e professionalità. Elementi che, in questo frangente, hanno fatto la differenza, uniti alle elevate competenze informatiche interne. Queste ci hanno consentito di proporre rapidamente nuove soluzioni digitali su misura delle esigenze espresse dai nostri clienti. Ad esempio siti web, app e tool per l’ordine e la delivery del farmaco.

 

 

Spesso accade che dalla necessità nascano nuove idee e nuove opportunità.

 

 

Nell’attuale emergenza sanitaria intendiamo offrire il nostro contributo nel limitare l’esposizione a rischi e garantire, al contempo, la continuità terapeutica, portando direttamente a casa dei pazienti fragili le terapie normalmente somministrate in ospedale. Al tal fine, rispondendo in tempi rapidi alla crescente domanda di servizi home care da parte dell’industria farmaceutica, abbiamo implementato nuove soluzioni tecnologiche validate, quali una piattaforma di home delivery a servizio degli ospedali (per la gestione degli ordini e del tracking) e un minisito per i clinici, utile alla promozione del servizio verso i pazienti. Questi, se interessati, ci contattano direttamente per aderire al programma. Nel giorno concordato e con la documentazione utile a legittimarci, ritiriamo il farmaco presso la farmacia autorizzata e consegniamo presso il domicilio indicato dal paziente. L’importanza strategica dell’assistenza clinica domiciliare è qualcosa su cui lavoriamo da anni. Con la nostra capillarità e territorialità possiamo garantire una significativa riduzione dei rischi per i pazienti, dei costi a carico degli ospedali e al contempo permettiamo di evitare il congestionamento delle strutture cliniche. In questa dimensione si colloca il progetto “Hub della Salute”, nato dalla volontà di importanti player con l’obiettivo di mettere in comune competenze ed esperienze nel mondo della Sanità al fine di rendere operativo un nuovo modello di assistenza e cura delle persone affette da patologie croniche.