Vaccini Covid, via libera Ema ad AstraZeneca

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New entry nel drappello dei vaccini anti-Covid approvati nel Vecchio Continente. Dopo quello di Pfizer-BioNTech e Moderna, l’Agenzia europea del farmaco (Ema) ha raccomandato la concessione dell’autorizzazione all’immissione in commercio condizionata per il vaccino di AstraZeneca “per prevenire Covid-19 nelle persone a partire dai 18 anni in poi”. Un via libera atteso, che porta a tre i vaccini contro la malattia da nuovo coronavirus autorizzati in Europa. Ma soprattutto un via libera che non è limitato ai pazienti più giovani, come pure si era temuto alla vigilia.

 

Il comitato per i medicinali per uso umano (Chmp) dell’Ema fa sapere di aver valutato accuratamente i dati sulla qualità, sicurezza ed efficacia del vaccino. “Con questo terzo parere positivo, abbiamo ulteriormente ampliato l’arsenale di vaccini a disposizione degli Stati membri dell’Ue per combattere la pandemia e proteggere i cittadini”, ha affermato Emer Cooke, dg Ema.

 

È una notizia incoraggiante. La battaglia contro il virus è ancora complessa, ma avere a disposizione un altro vaccino efficace e sicuro ci dà più forza nella campagna di vaccinazione”, scrive su Facebook il ministro della Salute Roberto Speranza.

 

Cosa dicono gli studi. I risultati combinati di 4 studi clinici tra Regno Unito, Brasile e Sudafrica hanno mostrato che il vaccino è sicuro ed efficace a partire dai 18 anni. Questi studi hanno coinvolto in tutto circa 24.000 persone. La sicurezza del vaccino è stata dimostrata attraverso quattro studi. Tuttavia, l’Agenzia spiega di aver basato il suo calcolo dell’efficacia del vaccino sui risultati di due soli lavori (in GB e Brasile). Inoltre, poiché il vaccino deve essere somministrato in due dosi standard, la seconda dose tra 4 e 12 settimane dopo la prima, l’Agenzia si è concentrata sui risultati che coinvolgono le persone che hanno ricevuto questo regime standard. Ebbene, il vaccino ha dimostrato un’efficacia di circa il 60% negli studi clinici.

 

Il nodo dell’età. La maggior parte dei partecipanti a questi studi aveva tra i 18 ei 55 anni. “Non ci sono ancora abbastanza risultati nei partecipanti più anziani (oltre i 55 anni) per dire quanto bene funzionerà il vaccino in questo gruppo. Tuttavia, è prevista una protezione”, fa sapere l’Ema. E “poiché esistono informazioni affidabili sulla sicurezza in questa popolazione, gli esperti hanno ritenuto che il vaccino possa essere utilizzato” comunque “negli anziani”. Che poi sono i più a rischio a causa del virus pandemico. Si attendono comunque maggiori informazioni in tal senso dagli studi in corso.

 

Come si somministra. Il vaccino AstraZeneca viene somministrato in due iniezioni nel braccio, a distanza di 4-12 settimane. Gli effetti collaterali più comuni sono stati generalmente lievi o moderati e sono migliorati entro pochi giorni dalla vaccinazione.

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