Covid, Rt a 0.99. ‘Innalzare le misure’

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L’epidemia di Covid in Italia, “dopo un iniziale lento peggioramento, entra questa settimana nuovamente in una fase in cui si osserva una chiara accelerazione nell’aumento dell’incidenza nazionale”. Dunque “sono necessarie ulteriori urgenti misure di mitigazione sul territorio nazionale e puntuali interventi di mitigazione/contenimento nelle aree a maggiore diffusione per evitare un rapido sovraccarico dei servizi sanitari”.

Il monito è contenuto nella bozza del report Iss-ministero della Salute sul monitoraggio settimanale dell’epidemia di Covid-19. Nella settimana 15-21 febbraio l’Rt risulta praticamente stabile a 0,99. Ma è aumentato il numero di Regioni classificate a rischio alto (da una a cinque: Abruzzo, Lombardia, Marche, Piemonte, Umbria), mentre diminuisce il numero di quelle classificate a rischio moderato o basso.

Secondo il report, l’Rt è sopra 1 in 10 regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Molise, Piemonte, provincia autonoma di Trento, Toscana, Umbria. Inoltre “si osserva un peggioramento anche nel numero di Regioni/Province autonome che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica (8 Regioni contro 5 la settimana precedente)”.

“In Italia ci sono zone e regioni con incidenza molto elevata, come in Trentino, Molise e Abruzzo, per la presenza della variante inglese. Anche in Umbria, per la presenza delle varianti inglese e brasiliana. Dobbiamo fare un grosso sforzo per contenere i focolai”, ha detto il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza, in conferenza stampa sull’analisi dei dati del monitoraggio settimanale della Cabina di Regia. Qui Rezza ha parlato anche del ‘nodo scuole’. “Quando si parla di chiusure scolastiche è sempre doloroso. Ma laddove ci sono dei focolai o presenza di varianti, è chiaro che tale decisione dolorosa è assolutamente da considerare”.

Dunque, alla luce “dell’aumentata circolazione di alcune varianti virali a maggiore trasmissibilità e del chiaro trend in aumento dell’incidenza su tutto il territorio italiano” si raccomanda “di innalzare le misure di mitigazione per raggiungere una drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone e della mobilità”. È “fondamentale che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile”, si raccomanda nel report.

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