Covid, arriva lo ‘scudo penale’ per sanitari

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Un segnale importante per chi ha lavorato in prima linea contro Covid-19. C’è soddisfazione da parte dei medici italiani e del ministro della Salute per l’approvazione in Senato dell’emendamento all’articolo 3 del DL 44/2021, che estende lo “scudo penale” ai professionisti sanitari.

“Il Senato ha appena approvato un emendamento particolarmente atteso dal mondo medico e sanitario e che ha visto impegnati insieme il ministero della Salute e quello della Giustizia, con l’obiettivo di limitare la responsabilità penale ai soli casi di colpa grave, per eventi avvenuti nella fase dell’emergenza Covid-19″, commenta il ministro Roberto Speranza.

“Credo che sia un provvedimento giusto, che dà un segnale importante a chi ha lavorato in primissima linea in una fase così dura ed ha aiutato il Paese con il massimo dello sforzo e dell’impegno”, ha aggiunto il ministro.

Il via libera è “un grande passo in avanti, perché la limitazione della responsabilità penale ai soli casi di colpa grave non è più limitata alle vaccinazioni, ma riguarda tutta l’attività prestata durante lo stato di emergenza epidemiologica dovuta a Covid”, ha evidenziato il presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, Filippo Anelli, accogliendo la notizia dell’approvazione in Senato – nell’iter di conversione in Legge – dell’emendamento.

“Ora il Giudice, ai fini della valutazione del grado della colpa, dovrà tener conto, tra i fattori che ne possono escludere la gravità, della limitatezza delle conoscenze scientifiche, al momento del fatto, su questa nuova patologia e sulle terapie più appropriate – spiega Anelli – nonché della scarsità delle risorse umane e materiali concretamente disponibili in relazione al numero dei casi da trattare, oltre che dell’aver svolto la propria attività professionale al di fuori della propria area di specializzazione. L’emendamento tiene dunque conto del contesto straordinario in cui i medici e gli altri professionisti sono stati chiamati ad operare: un contesto con evidenze scientifiche scarse e in continua evoluzione, di carenza di personale e di risorse”.

“Esprimiamo la nostra soddisfazione per il fatto che il Governo abbia sostenuto questo provvedimento – conclude Anelli – Ringraziamo in maniera particolare la ministra della Giustizia Marta Cartabia, il ministro della Salute Roberto Speranza, i capigruppo che hanno espresso parere favorevole all’approvazione. Un ringraziamento al sottosegretario alla Giustizia Francesco Paolo Sisto, che ha rappresentato le ragioni del Governo all’interno della Commissione”.

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