Vaccino Pfizer 12-15 anni, cosa cambia

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Ci siamo quasi: dopo il Canada e gli Stati Uniti, anche l’Europa è in procinto di autorizzare il vaccino anti-Covid di Pfizer per gli adolescenti di 12-15enni. Il disco verde dell’Agenzia europea dei medicinali Ema è atteso infatti per il 28 maggio prossimo, come ha annunciato il ministro della Salute, Roberto Speranza.

Rispondendo al Question time alla Camera sulle iniziative per la vaccinazione dei minori contro Covid-19, Speranza ha precisato che “il nostro auspicio e le informazioni di cui siamo in possesso ci portano a ritenere che il 28 maggio l’Ema darà l’ok al vaccino Pfizer anche per la fascia 12-15 anni. E’ un fatto molto importante quello di allargare ad altre fasce d’età le vaccinazioni“. Ma che cosa cambierà?

Intanto, a quanto si apprende, le Regioni si stanno già organizzando: la vaccinazione degli adolescenti è infatti un elemento importante per la ripresa in sicurezza dell’anno scolastico, funestato sin dal 2020 da lunghi mesi di dad (didattica a distanza). Se, infatti, Covid-19 in genere colpisce in modo lieve bambini e adolescenti, una volta immunizzata la maggioranza degli insegnanti e degli alunni si taglieranno le gambe al coronavirus e alla sua circolazione in ambito scolastico. Privando i patogeno pandemico di un importante serbatoio di circolazione. E sono già in corso, negli Usa, gli studi sui bimbi dai 6 mesi in poi.

La vaccinazione nelle fasce più giovani “è altamente strategica – ha evidenziato infatti Speranza – e noi la riteniamo essenziale soprattutto in vista della ripresa dell’anno scolastico. Il Governo è a lavoro con il generale Figliuolo” per adeguare il piano alla disposizione dell’Ema su vaccino Pfizer per 12-15enni “che ci aspettiamo per la fine del mese, che ci metta nelle condizioni di costruire un’informazione che renda consapevoli le persone dell’importanza delle vaccinazioni come arma fondamentale per chiudere questa stagione così difficile”.

Il rischio, infatti, è che – proprio tenendo conto dei ridotti sintomi a carico dei giovanissimi – i genitori non aderiscano in massa a questa opportunità. Ma cosa ci dicono gli studi? I dati all’esame delle agenzie regolatore mostrano che il vaccino è efficace e sicuro negli adolescenti.

Gli effetti collaterali più comunemente riportati in questa fascia d’età “in genere durano 1-3 giorni, e sono: dolore al sito di iniezione, stanchezza, mal di testa, brividi, dolori muscolari, febbre e dolori articolari. Con l’eccezione del dolore al sito di iniezione, più adolescenti hanno segnalato questi effetti collaterali dopo la seconda dose che dopo la prima. Quindi è importante che vaccinatori e pazienti si aspettino possibili effetti collaterali dopo entrambe le dosi, ma più dopo la seconda”, raccomanda l’americana Fda.

Dunque in estate dovrebbe iniziare la campagna vaccinale degli adolescenti, per assicurare una ripresa delle scuole a settembre finalmente davvero in sicurezza. “Abbiamo protetto in primis le fasce più deboli, i fragili, gli anziani, oggi si pone il tema delle altre generazioni. A giugno nel Paese avremo 20 milioni di dosi a disposizione e questo ci può consentire senz’altro di estendere le vaccinazioni ad altre generazioni”, ha assicurato Speranza.

E se per gli adulti “sarà molto probabile un booster, una terza dose dei vaccini”, come ha detto in un’intervista a ‘Il Messaggero’ il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro, “la possibilità di somministrare il vaccino di Pfizer ai 12-15 anni ci consentirà di mettere in sicurezza le scuole medie e superiori“.

Con l’auspicio che finalmente la scienza e il vaccino, più dei banchi a rotelle, dell’aumento (in alcuni casi ‘fantasma’) dei mezzi pubblici, delle finestre spalancate e delle lezioni in cortile, possa assicurare ai nostri ragazzi la possibilità di andare a scuola e vivere tutte le prime volte che hanno perso a causa della pandemia.

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