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Dai matrimoni alle palestre, nuove indicazioni del Cts

Cts regole matrimoni
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Dal numero (limitato in base agli spazi) degli invitati ai matrimoni, all’uso della mascherina, fino alle docce in palestra. Il Comitato tecnico scientifico (Cts) rivede le linee guida delle Regioni per la ripresa delle attività. Con una serie di puntualizzazioni: dal divieto di fare la doccia in palestra, alle indicazioni per i matrimoni e i ristoranti.

I tecnici puntualizzano alcuni punti chiave per i settori che stanno ripartendo. Intanto il presidente delle Regioni Massimiliano Fedriga ha convocato in queste ore la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, con all’ordine del giorno la preparazione dell’incontro con il Governo delle ore 16.00 sulDl Semplificazione e Dl Governance Pnrr e “una riflessione ulteriore sulle linee guida per la riapertura delle attività economiche e sociali, già licenziate dalla Conferenza delle Regioni”. Nella stessa riunione la Conferenza si confronterà anche per valutare l’opportunità di “definire indicazioni e misure comuni per la zona bianca”.

Ma cosa prevedono le nuove regole del Cts? “Per tutte le attività, soprattutto laddove si punta progressivamente alla saturazione dei posti disponibili, e per tutti i lavoratori che non possono mantenere il distanziamento interpersonale previsto, bisogna considerare il possesso di uno dei requisiti per il green certificate“, riferisce l’Adnkronos.

Per tutte le attività, inoltre, “resta inteso che devono essere usati, da parte dei lavoratori, i dispositivi di protezione individuale previsti in base ai rischi specifici della mansione, nonché conformi alle prescrizioni del medico competente”.

Per la ristorazione e le cerimonie, il Cts sottolinea che, nello svolgimento del servizio sia a pranzo che a cena, occorre “definire il numero massimo di presenze contemporanee (all’aperto e soprattutto al chiuso) in relazione ai volumi di spazio e ai ricambi d’aria ed alla possibilità di creare aggregazioni in tutto il percorso di entrata, presenza e uscita”.

Non si indica un numero massimo di persone per tavolo, al momento non più di 4. Si raccomanda però di “rendere disponibili e obbligatori prodotti per l’igienizzazione delle mani per i clienti e per il personale anche in più punti del locale”.

Il Cts raccomanda anche l’accesso tramite prenotazione e di mantenere l’elenco dei clienti per 14 giorni. Questi ultimi “dovranno indossare la mascherina a protezione delle vie respiratorie, tranne nei momenti del bere e del mangiare”.

Per le cerimonie è “consentita la partecipazione solo a coloro che sono in possesso di uno dei requisiti per la green card” e occorrerà “definire il numero massimo di presenze contemporanee in relazione ai volumi di spazio”.

Per le spiagge e gli stabilimenti balneari serve “definire il numero massimo di presenze contemporanee (all’aperto e soprattutto al chiuso) in relazione ai volumi di spazio e ai ricambi d’aria ed alla possibilità di creare aggregazioni in tutto il percorso di entrata, presenza e uscita”.

Negli spogliatoi di palestre, piscine termali e centri benessere, “deve essere preclusa la fruizione delle docce. Inoltre, negli spogliatoi deve essere vietato il consumo di cibi”, raccomanda il Cts.

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