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Regioni in ordine sparso sui vaccini anti-Covid per fasce d’età, anche se i numeri fanno ben sperare. Quasi il 41% degli over-16 ha ricevuto la prima dose di vaccino: la media nazionale dei vaccinati (che considera la fascia di età maggiore di 16 anni) è pari al 40,96%. Inoltre si registrano a livello nazionale elevate percentuali per le età più anziane: 70-79 (80,68%), over 80 anni (90,83%). E’ quanto emerge dall’Instant Report Altems.

Resta molto marcata la variabilità organizzativa dei punti di somministrazione territoriali ed ospedalieri dei vaccini anti-Covid per ciascuna Regione: la Puglia presenta un maggior numero di punti di somministrazione territoriali (547), seguita dal Veneto (163), dalla Toscana (172) e dall’Emilia Romagna (147). Al contrario, la Sicilia registra un numero maggiore di punti di somministrazione ospedalieri (128) seguita dalla Lombardia (112) e dal Lazio (95).

Negli ultimi sette giorni, la Puglia ha attivato un numero notevole di punti di somministrazione vaccini (15) seguita dal Piemonte (5), dalla Campania (5). Al contrario, in Liguria, P.A. di Bolzano, P.A. di Trento e Valle D’Aosta non risultano nuovi punti di somministrazione. Nonostante la grande variabilità tra le Regioni, continua a scendere l’età dei casi tra gli over-70 che si attesta all’8,3% nell’ultimo periodo considerato (03 maggio 2021- 16 maggio 2021), prossimo al valore registrato a fine agosto 2020 (7,2%).

“Continua la corsa alla vaccinazione: nell’ultima settimana sono stati attivati 57 nuovi punti vaccinali. Le nuove attivazioni si concentrano in Puglia (+15 punti vaccinali), in Piemonte (+5 punti vaccinali) e in Campania (+5 punti vaccinali)”, afferma Americo Cicchetti, direttore dell’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi sanitari dell’Università Cattolica (Altems).

“Le nuove attivazioni – continua Cicchetti – sono coerenti con le strategie vaccinali messa in campo dalle Regioni. Alcune Regioni, come ad esempio la Puglia, hanno adottato un approccio più “capillare” con un gran numero di centri vaccinali che, in media, effettuato un basso numero di inoculazioni. Al contrario, altre Regioni – come la Campania – hanno preferito concentrare le vaccinazioni in pochi centri che effettuano un alto numero di vaccinazioni. A testimonianza di quanto detto, in Puglia il rapporto tra popolazione residente e punti vaccinali è pari a 5.573 residenti per punto, mentre in Campania il suddetto rapporto si attesta a 83.350 residenti per punto di somministrazione”

Analizzando, infine, la percentuale di copertura delle fasce di popolazione stratificate per età riguardo alla prima dose vaccinale, “si evidenzia a livello nazionale il seguente scenario: 70-79 anni (80,68%), over 80 anni (90,83%). Differenti percentuali si registrano tra le Regioni nelle stesse fasce d’età: per gli over-80, ad esempio, passiamo da valori massimi pari al 97% nel Veneto e 96% in Umbria a valori minimi pari al 76% in Sicilia e Calabria e 82% in Campania”, aggiunge.

Nell’ultima settimana la mortalità grezza apparente, a livello nazionale, è pari a 1,41% (in calo rispetto alla scorsa settimana analizzata 1,70%). Il dato più elevato si registra in Campania al 4,01% seguito da Puglia al 2,44%.

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