Novità dalla ricerca sull’artrite reumatoide. Al congresso Eular (European League Against Rheumatism), in corso fino al 5 giugno, Galapagos presenterà 15 abstract, che includono aggiornamenti scientifici e nuovi dati sul profilo di filgotinib come trattamento per l’artrite reumatoide.
Si tratta di un farmaco approvato e commercializzato nell’Unione Europea, nel Regno Unito e in Giappone per il trattamento di soggetti adulti con artrite reumatoid in fase attiva da moderata a severa, che si somministra per via orale una volta al giorno.
Sarano condivisi dati sull’incidenza di infezioni e infezioni gravi e di herpes zoster, nonché sugli effetti dell’uso concomitante di statine nei pazienti affetti da artrite reumatoide trattati con filgotinib e sull’effetto di filgotinib sulla farmacocinetica di rosuvastatina, atorvastatina e pravastatina.
Galapagos presenterà inoltre i dati della ricerca scientifica volta a indagare l’ipotesi secondo cui differenze nella selettività delle molecole nella classe dei JAK-inibitori possano determinare una modulazione funzionale differenziale delle cellule natural killer, che potrebbe spiegare le differenze nei profili di sicurezza clinica degli inibitori di JAK.
Oltre ai dati clinici, Galapagos presenterà i risultati preliminari di un’indagine europea condotta in un contesto reale sulle attitudini di medici e pazienti nel definire gli obiettivi terapeutici nell’AR, come strategia per la gestione della malattia.
“Il lavoro di Galapagos ha come obiettivo la comprensione dei tanti aspetti che compongono le esigenze terapeutiche e che sono ritenuti importanti dalle persone affette da artrite reumatoide, portando ad una più profonda comprensione della complessità delle loro vite ed esigenze – ha affermato Walid Abi-Saab, Chief Medical Officer di Galapagos – Nell’ambito del nostro continuo impegno per l’innovazione e per fare una reale differenza laddove il paziente ne ha più bisogno, siamo entusiasti di poter condividere una serie di dati ed intuizioni che rappresentano il nostro lavoro continuo nel comprendere ciò che conta di più per le persone che convivono con l’artrite reumatoide e per garantire ai pazienti i risultati che sono più importanti per loro”.
