Open day con AstraZeneca e J&J, il parere del farmacologo

Open day AstraZeneca
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In molte Regioni italiane si stanno diffondendo Open day”, talvolta anche “Open night”, dedicati alla vaccinazione anti-Covid dei cittadini senza limiti di età.

Avvicinandosi il tempo degli esami finali dei cicli scolastici, alcune giornate vaccinali sono dedicate agli adolescenti, che così potranno partecipare alla maturità in presenza più tranquillamente. Possibilmente senza l’ansia del rischio di contagio. Ma in alcune Regioni le giornate di vaccinazione aperte ai giovani prevedono la somministrazione dei soli vaccini a vettore virale, cioè Astrazeneca e Johnson & Johnson. E, dopo alcuni casi di eventi avversi sospetti, successivi alla vaccinazione, è esplosa la polemica sull’impiego di questo vaccino nei giovani.

Abbiamo chiesto l’opinione di Filippo Drago, professore di Farmacologia Clinica all’Università di Catania, componente dell’unità anti-crisi Covid-19 della Società italiana di farmacologia (Sif).

Professor Drago, che ne pensa degli Open day vaccinali dedicati ai ragazzi?

Ritengo siano occasioni fondamentali per riuscire ad ampliare il più rapidamente possibile la platea di italiani vaccinati contro il Covid-19.
Le dirò di più: mi domando perché i criteri di ammissibilità a questi Open day valgano solo per uno o due giorni. Varrebbe la pena lasciare aperta questa opportunità per periodi più lunghi, sempre nell’ottica di vaccinare quanti più giovani possibile.

Che lei sappia, perché spesso questi open day prevedono la somministrazione dei sieri AstraZeneca e Johnson & Johnson?

Onestamente non lo so. Si dovrebbe chiedere ai responsabili del piano vaccinale delle singole Regioni. Una ragione potrebbe essere la necessità di utilizzare le scorte di questi due vaccini.

Dopo il caso della ragazza di Genova colpita da trombosi dopo aver fatto il vaccino (la diretta correlazione causa-effetto è ancora tuta da dimostrare) da più parti si stanno diffondendo richieste di fermare gli open day dedicati agli under-30 in cui si prevede solo l’inoculo dei vaccini AZ e J&J. Lei che ne pensa?

Sarò netto. La decisione di riservare il vaccino AZ “preferenzialmente” agli over-60 è stata dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa). L’agenzia europea dei medicinali (Ema) non ha mai detto questo. In questo senso, Aifa non ha brillato per chiarezza. Avrebbe dovuto esprimersi più nettamente su questa soglia di età. Si è trattato di una scelta politica motivata da un senso di cautela conseguente ai gravi eventi avversi temporalmente conseguenti alle prime somministrazioni del vaccino AZ. Ma il termine “preferenzialmente” non significa nulla. Non ci sono motivazioni per lasciare questo “limbo” definito da questo avverbio. Non ci sono evidenze scientifiche che suffragano questa scelta.

Ma allora se Open day deve essere, non sarebbe intellettualmente più onesto attivarli includendo tutte le opzioni vaccinali approvate, cioè con tutti i quattro vaccini – AZ, J&J, Moderna e Pfizer – lasciando al medico la scelta di quale sia più indicato per ciascuna persona al momento dell’anamnesi?

Esattamente. Sarebbe un’ipotesi più aderente alle evidenze scientifiche che hanno portato all’approvazione dei diversi vaccini da parte delle autorità regolatorie. Oltre al fatto che, comprendendo quattro vaccini invece di due, si metterebbero a disposizione un maggior numero di dosi per la vaccinazione dei nostri ragazzi.

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