Tumori, Costa a Bruxelles per nuovo Piano europeo

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L’italiano Alberto Costa, vice presidente e co-fondatore di Onda, l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, a Bruxelles per la realizzazione del nuovo Piano europeo contro il cancro.

Costa, segretario generale della Scuola europea di oncologia fondata nel 1982 da Umberto Veronesi, riconosciuto a livello internazionale per il suo contributo all’avanzamento della cura dei tumori al seno e per le sue idee innovative nella comunicazione scientifica, ha accolto l’incarico offertogli dalla Commissione Europea, nella convinzione che un piano di intervento comune e coordinato possa portare a passi avanti concreti nella lotta ai tumori.

Il piano, a cui la Commissione Europea ha destinato 4 miliardi di euro, corrisponde a un programma concreto e multidisciplinare, volto ad affrontare i tumori da ogni punto di vista: dalla prevenzione al miglioramento della qualità di vita dei pazienti fino agli anni dopo la malattia, passando dalla diagnosi precoce e dal trattamento.

Nella sua quindicinale vice presidenza di Fondazione Onda, Alberto Costa ha dato un apporto fondamentale alla creazione e allo sviluppo del programma “Bollini Rosa”, un’accurata analisi annuale degli ospedali italiani premiati e segnalati per i loro percorsi diagnostici e terapeutici dedicati alle donne. Sua anche l’idea di creare in Italia almeno un “Ospedale della Donna”, sul modello dei grandi Women’s Hospitals americani, ma profondamente rivisitato in chiave europea.

“Onda – afferma Francesca Merzagora, presidente della Fondazione – deve anche ad Alberto Costa, a cui vanno tutte le nostre felicitazioni, l’ampliamento delle attività dell’Osservatorio alla medicina di genere maschile, in particolare nei confronti del tumore alla prostata”.

“Per me è un modo molto gratificante di concludere la mia carriera, di oncologo e di convinto europeista – commenta Costa – e vorrei concentrarmi a fondo per dare un contributo non trascurabile. È un piano che, anche grazie agli importanti fondi che gli sono stati destinati, comporterà delle innovazioni notevoli nell’approccio al cancro”, anticipa.

Nel 2020, nell’Unione europea 2,7 milioni di persone hanno ricevuto una diagnosi di tumore e i decessi causati dalla malattia sono stati 1,3 milioni. Tuttavia, prosegue Costa “almeno il 40% dei tumori può essere evitato, grazie alla promozione di comportamenti di prevenzione nonché all’aiuto della ricerca medica e della tecnologia che hanno compiuto enormi passi avanti negli ultimi anni”.

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