Covid, che succede a cani e gatti se il padrone è positivo

Covid cani gatti
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Fin dall’inizio della pandemia ci si è interrogati sulla sorte di cani e gatti alle prese con Covid-19. Dopo i primi casi di animali risultati positivi in seguito all’infezione dei loro padroni, si era capito che era l’uomo a trasmettere la malattia all’animale domestico. Ora una nuova conferma arriva da una ricerca condotta in Olanda.

Lo studio, effettuato dal team di Els Broens e presentato in occasione dell’European Congress of Clinical Microbiology and Infectious Diseases (non ancora pubblicato) , ha testato 156 cani e 154 gatti di 196 nuclei familiari nei quali si erano registrati casi di infezione da Sars-Cov-2.

Ebbene, si sono riscontrati anticorpi contro Covid-19 in 31 gatti (20%) e 23 cani (15%), segno di una precedente infezione.

Sei cani e sette gatti sono risultati positivi al tampone molecolare, quindi avevano un’infezione in corso al momento dello studio.

Nessuno degli animali ha avuto manifestazioni cliniche particolarmente serie, e non sono registrati casi di ritrasmissione dell’infezione dall’animale all’uomo o a un altro animale, rileva l’aggiornamento realizzato dalla direzione scientifica dell’Istituto Nazionale Malattie infettive “Lazzaro Spallanzani” Irccs di Roma.

Insomma, Covid-19 può colpire cani e gatti, senza manifestazioni cliniche serie. E senza passare di nuovo dall’animale all’uomo.

I primi casi di cani infetti erano stati descritti a Hong Kong nei primi mesi del 2020, tra animali appartenenti a persone positive al Covid-19.

E sempre a Hong Kong, tra febbraio ed agosto 2020, erano stati descritti sei casi di gatti che vivevano all’interno di abitazioni risultati positivi al Sars-CoV-2, per i quali grazie al sequenziamento genomico è stata dimostrata la trasmissione del virus dall’uomo al felino.

Ma cani e gatti non sono stati gli unici animali contagiati dall’uomo. Sono segnalati, infatti, numerosi casi confermati tra grandi felini tenuti in cattività: tra gli altri, quattro tigri e tre leoni nello zoo del Bronx a New York, un puma nello zoo di Johannesburg in Sudafrica, una tigre allo zoo di Knoxville (Tennessee), quattro leoni nello zoo di Barcellona in Spagna, un leopardo delle nevi nello zoo di Louisville (Kentucky), una tigre e due leoni in uno zoo svedese a gennaio 2021.

In tutti questi casi l”untore’ è stato l’uomo. E giova ricordarlo ancora una volta, in occasione dell’estate e delle vacanze, periodo in cui cani e gatti rischiano di incappare nell’egoismo dei propri padroni.

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