Sono oltre 43mila le nuove diagnosi di tumore del colon retto stimate solo nel 2020 in Italia. Si tratta della terza neoplasia per incidenza negli uomini e della seconda per le donne, che è la seconda causa di morte senza differenze di sesso. La sopravvivenza a 5 anni è del 65%.
Dati che hanno portato alla nascita del Pdta, Percorso diagnostico terapeutico assistenziale per la gestione dei pazienti affetti da tumore del colon-retto che afferiscono alle strutture della Asl Roma 6.
Una importante iniziativa voluta dalla Asl Roma 6 e dalla Regione Lazio -presentata nei giorni scorsi al Nuovo Ospedale dei Castelli – che va a completare lo screening per i tumori del colon-retto, da molti anni è attivo sul territorio.
Tra le strutture coinvolte nel percorso, l’Unità operativa complessa di radioterapia e ipertermia oncologica Ini Grottaferrata diretto da Antonio Maria Costa.
“Lo scopo di questo percorso è proprio quello di migliorare l’iter diagnostico terapeutico – spiega Costa – mettendo a disposizione dei cittadini un team multidisciplinare in grado di poter offrire tutte le possibili terapie per la cura di queste neoplasie. Tutto ciò si rifletterà non solo sulla decisione terapeutica condivisa tra tutti gli specialisti coinvolti, ma anche sulla diminuzione delle liste d’attesa”.
L’Ini di Grottaferrata “è un centro di eccellenza che da oltre trent’anni mette al servizio del territorio le capacità e le tecnologie più avanzate. Il centro di Radioterapia e ipertermia oncologica ne è forse l’esempio più importante – continua – e siamo veramente orgogliosi di essere stati scelti per questo importante progetto che assicurerà le migliori terapie possibili alla popolazione di questo territorio”.
Al Pdta del tumore del colon–retto potranno accedere tutti i pazienti con sospetto o diagnosi di tumore che provengono da programmi di screening organizzato, Pronto Soccorso, ambulatori territoriali e reparti delle Uo dei Dipartimenti di Area Medica e Chirurgica.
