Covid, sale l’indice Rt. Nuove regole per cambi colore

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Aumentano i casi di Covid-19 e sale l’indice Rt: è a 0.91, in aumento rispetto alla scorsa settimana quando si attestava a 0.66. E’ quanto apprende l’Adnkronos Salute dalla riunione della Cabina di regia per il monitoraggio Covid. In crescita anche la circolazione della variante Delta, si legge nella bozza del report Iss-ministero della Salute.

Ma al contempo “l’impatto della malattia Covid-19 sui servizi ospedalieri rimane minimo”, segnala il report. Non stupisce dunque che, per i cambi di colore delle Regioni, presto “peserà di più il tasso di ospedalizzazione”, come ha annunciato il ministro della Salute Roberto Speranza.

“In una fase caratterizzata da un livello importante di vaccinazione è ragionevole che, nei cambi di colore e nelle conseguenti misure di contenimento, pesi di più il tasso di ospedalizzazione rispetto agli altri indicatori”, ha detto Speranza, alla riunione organizzata dalla nuova presidenza slovena con i ministri di Germania, Portogallo e Slovenia. Insomma, è opportuno un cambio di regole a fronte dell’effetto vaccini anti-Covid.

Intanto il monitoraggio non porta buone notizie. “Il quadro generale della trasmissione dell’infezione da Sars-CoV-2 torna a peggiorare nel Paese, con quasi tutte le Regioni e province autonome classificate a rischio epidemico moderato” rimarcano gli esperti nella bozza del report con i dati del monitoraggio relativo alla settimana 5-11 luglio. “Sono 19 le Regioni e le Province autonome classificate a rischio moderato e due (Trento e Valle D’Aosta) a rischio basso”.

Però “l’impatto della malattia Covid-19 sui servizi ospedalieri rimane minimo, con tassi di occupazione in area medica e terapia intensiva ancora in lieve diminuzione”.

“Nessuna Regione o provincia autonoma supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è 2%, con una diminuzione nel numero di persone ricoverate che passa da 187 (al 6 luglio) a 157 (al 13 luglio). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale rimane al 2%. Il numero di persone ricoverate in queste aree passa da 1.271 (6 luglio) a 1.128 (13 luglio)”, si legge nella bozza del report.

La trasmissibilità sui soli casi sintomatici “aumenta rispetto alla settimana precedente, sebbene sotto la soglia epidemica, espressione – spiegano – di un aumento della circolazione virale principalmente in soggetti giovani e più frequentemente asintomatici”.

La circolazione della variante Delta “è in aumento anche in Italia. Questa variante sta portando ad un aumento dei casi in altri Paesi con alta copertura vaccinale, pertanto è opportuno realizzare un capillare tracciamento e sequenziamento dei casi” sottolineano gli esperti.

“È prioritario raggiungere una elevata copertura vaccinale e il completamento dei cicli di vaccinazione in tutti gli eleggibili – avvertono gli esperti – con particolare riguardo alle persone a rischio di malattia grave, nonché per ridurre la circolazione virale e l’eventuale recrudescenza di casi sintomatici sostenuta da varianti emergenti con maggiore trasmissibilità. Sulla base dei dati e delle previsioni Ecdc, della presenza di focolai causati dalla variante virale Delta in Italia e delle attuali coperture vaccinali, è opportuno mantenere elevata l’attenzione, così come applicare e rispettare le misure necessarie per evitare un aumento della circolazione virale”.

Aumenta l’incidenza settimanale a livello nazionale: 14 per 100.000 abitanti (5-11 luglio) contro 9 per 100.000 abitanti (28 giugno – 4 luglio) dati flusso Iss. L’incidenza è ancora sotto il valore di 50 per 100.000 abitanti ogni 7 giorni in tutto il territorio” si legge nella bozza. “Prosegue la campagna vaccinale e l’incidenza è attualmente ad un livello che potrebbe consentire il contenimento dei nuovi casi”, precisano gli esperti.

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