Covid, con +64,8% nuovi casi è quarta ondata

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Con un aumento del 64,8% dei nuovi casi di Covid-19 anche in Italia è iniziata la quarta ondata, e tornano ad aumentare i decessi. Non solo, complice il debole tracciamento, il virus circola più di quanto non mostrino i dati. E’ quanto emerge dal monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe, che evidenzia però come la situazione negli ospedali regga ancora.

Il report segnala nella settimana 21-27 luglio, rispetto alla precedente, un incremento di nuovi casi (31.963 vs 19.390) e decessi (111 vs 76).

covid Gimbe

In aumento anche i casi attualmente positivi (70.310 vs 49.310), le persone in isolamento domiciliare (68.510 vs 47.951), i ricoveri con sintomi (1.611 vs 1.194) e le terapie intensive (189 vs 165).

In dettaglio, rispetto alla settimana precedente, si registrano le seguenti variazioni:
Decessi: 111 (+46,1%)
Terapia intensiva: +24 (+14,5%)
Ricoverati con sintomi: +417 (+34,9%)
Isolamento domiciliare: +20.559 (+42,9%)
Nuovi casi: 31.963 (+64,8%)
Casi attualmente positivi: +21.000 (+42,6%)

Come appare evidente, tutti i valori considerati sono in deciso aumento. “Continuano a salire i nuovi casi settimanali – rileva Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – sottostimati dall’insufficiente attività di testing e dalla mancata ripresa del tracciamento dei contatti, reso sempre più difficile dall’aumento dei positivi”.

Infatti, a fronte ad un’impennata del rapporto positivi/persone testate – dall’1,8% della settimana 30 giugno-6 luglio al 9,1% di quella 21-27 luglio – la media mobile dei nuovi casi ha subito una flessione nell’ultima settimana. “In altre parole – continua il Presidente – il virus circola più di quanto documentato dai nuovi casi identificati: di fatto siamo entrati nella quarta ondata”.

Nella settimana 21-27 luglio, rispetto alla precedente, in tutte le Regioni eccetto il Molise si rileva un incremento percentuale dei nuovi casi di Covid-19 e in 40 Province l’incidenza supera i 50 casi per 100.000 abitanti.

Tre Province fanno registrare oltre 150 casi per 100.000 abitanti: Caltanissetta (272), Cagliari (257) e Ragusa (193). Dopo 15 settimane di calo, tornano a salire anche i decessi: 111 nell’ultima settimana, con una media di 16 al giorno rispetto agli 11 della settimana precedente.

“Dopo i primi segnali di risalita registrati la scorsa settimana – afferma Renata Gili, responsabile Ricerca sui servizi sanitari della Fondazione Gimbe – si conferma un lieve incremento dei ricoveri Covid, che documentano l’impatto ospedaliero dell’aumentata circolazione virale”.

Complessivamente, il numero di posti letto occupati da parte di pazienti Covid in area medica è passato dai 1.088 del 16 luglio ai 1.611 del 27 luglio e quello delle terapie intensive dai 151 del 14 luglio ai 189 del 27 luglio, anche se le percentuali rimangono molto basse: a livello nazionale 3% in area medica e 2% nelle terapie intensive. Con tutte le Regioni che registrano valori nettamente inferiori al 15% per l’area medica e al 10% per l’area critica.

“Gli ingressi giornalieri in terapia intensiva – spiega Marco Mosti, direttore operativo della Fondazione Gimbe– continuano lentamente a crescere: la media mobile a 7 giorni è di 14 ingressi/die rispetto ai 10 della settimana precedente”.

Covid
Insomma, lo scenario è completamente diverso da quello che avevamo registrato un anno fa. Ma se i casi di Covid-19 sono in crescita, l’impatto sugli ospedali è ancora minimo. L’auspicio è che resti tale, mentre la campagna vaccinale va avanti. Ma certo quelli rilevati dal monitoraggio Gimbe sono segnali che non vanno sottovalutati.

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