Embriologi 2.0, master per una professione in crescita

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Dopo gli allarmi su denatalità e infertilità in Italia, non stupisce che biologi e tutte le figure professionali che ruotano attorno al mondo della Pma (procreazione mediamente assistita), saranno sempre più richiesti, proprio per rispondere al fabbisogno di servizi di questo genere. In particolare di embriologi si avrà un fabbisogno doppio nel giro di 10 anni: circa 2.000 in Italia e 10.000 in Europa.

Per questo GeneraLife, gruppo europeo leader nel settore della Pma ha istituito, in collaborazione con l’Università di Pavia, il Master annuale di II livello Biologia e Biotecnologie della riproduzione: dalla ricerca alla clinica, per rispondere ai bisogni formativi legati al nuovo trend di richiesta di professionisti della Pma: embriologi “2.0” in grado di destreggiarsi sia in laboratorio, alle prese con le tecniche di manipolazione degli embrioni, sia con le nuove tecnologie, inclusa l’intelligenza artificiale.

“Nei laboratori di Pma in Italia – spiega Lucia De Santis, presidente della Società italiana di embriologia, riproduzione e ricerca (Sierr) – operano oltre 800 fra biologi e biotecnologi che a vario livello si occupano di tecniche di fecondazione. Con il costante incremento della richiesta di trattamenti di riproduzione assistita, legati ai mutamenti della società e conseguentemente all’aumentare dell’età materna, è sempre maggiore la richiesta di professionisti capaci di soddisfare le esigenze delle coppie: ne serviranno almeno il doppio entro 10 anni, circa 10.000 in tutta Europa”.

“Da oltre 20 anni la Sierr organizza e promuove la formazione degli embriologi sia in ambito clinico che di ricerca attraverso eventi e corsi di formazione. Questo nuovo master si rivolge a un particolare segmento della formazione degli embriologi: quello delle figure che acquisiscono competenze specifiche in nuovi ambiti correlati all’embriologia che li possono collocare professionalmente non solo all’interno dei centri Pma, ma anche nelle attività a essi correlate, in particolare ricerca, data collection, managment e applicazioni dell’Intelligenza artificiale“.

“La Pma – spiega Danilo Cimadomo, Science and Research Manager di GeneraLife e coordinatore del Master – è un campo estremamente variegato e multidisciplinare, che vogliamo affrontare in una prospettiva quanto mai allargata. Gli argomenti al centro del Master saranno innanzitutto le nozioni di base dell’embriologia e della medicina delle riproduzione, che rappresentano le radici dei progetti avanguardistici futuri e futuribili in questo settore: l’applicazione dell’intelligenza artificiale, dell’automazione, della terapia genica. Le grandi materie che i vari relatori andranno ad approndire consentiranno inoltre di dare ai discenti solide nozioni di bioinformatica, bioingegneria e biologia molecolare. A concludere la formazione ci saranno anche intere sessioni dedicate alla psicologia, al counselling e alla divulgazione scientifica”.

“La finalità del nuovo master – aggiunge Maurizio Zuccotti, professore ordinario di Biologia dello sviluppo presso il Dipartimento di Biologia e Biotecnologie dell’Università di Pavia e coordinatore del Master – è di formare figure professionali afferenti alla Pma che possano lavorare non solo come clinici in centri specializzati, ma anche ricoprire ruoli nella R&D delle aziende che gravitano intorno al mondo della fecondazione assistita, nonchè tutti quei ruoli nell’industria farmaceutica che si interfacciano con il mondo della ricerca in questo campo. L’embriologo “2.0” saprà mettere così in comunicazione il mondo della produzione, della ricerca e dell’innovazione, con l’ambiente di applicazione clinica delle tecnologie e delle conoscenze”.

Per comprendere le potenzialità di chi viene formato in questo master, basti considerare che secondo il registro della procreazione medicalmente assistita dell’European Society of Human Reproduction and Embryology e dell’Istituto Superiore di Sanità, in Europa sono attive oltre 1.300 cliniche di Pma, di cui 300 in Italia; negli Usa un bambino su 60 nasce grazie alle tecniche di Pma; in Danimarca, Israele e Giappone uno su 25; nel mondo sono più di 70 le aziende farmaceutiche e tecnologiche operanti direttamente nell’ambito della medicina della riproduzione.

Gli sbocchi professionali saranno dunque principalmente nell’ambito della medicina della riproduzione umana e veterinaria in ambito clinico, gestionale, sperimentale e produttivo.

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