Merck & Co. rinuncia a royalty su pillola anti-Covid

Merck
Aboca banner articolo

Dopo che l’emergenza Covid ha riportato in auge il dibattito sui brevetti di farmaci e vaccini, un’azienda del pharma fa la prima mossa. L’americana Merck & Co. (Msd fuori da Usa e Canada) annuncia “un accordo di licenza volontario per favorire l’accesso globale a prezzi accessibili” alla sua pillola antivirale sperimentale contro Covid-19 molnupiravir.

In base all’accordo Merck & Co, la connazionale Ridgeback Botherapeutics e la Emory University di Atlanta non riceveranno royalty per le vendite del farmaco finché Covid-19 rimarrà classificata dall’Organizzazione mondiale della sanità come un’emergenza di sanità pubblica di interesse internazionale. L’intesa è stata siglata con Medicines Patent Pool (Mpp), organizzazione sanitaria pubblica sostenuta dalle Nazioni Unite.

Nelle intenzioni dei firmatari, l’operazione “contribuirà a creare un ampio accesso a molnupiravir in 105 Paesi a basso e medio reddito“, dopo che verrà approvato il medicinale, che negli studi si è dimostrato in grado di dimezzare ricoveri e morti in pazienti adulti con Covid da lieve a moderato ad alto rischio di progressione verso forme gravi. Secondo i termini dell’intesa “Mpp, attraverso la licenza concessa da Merck – dettaglia una nota – sarà autorizzata a concedere ulteriori sublicenze non esclusive ad altri produttori” in grado di garantire i requisiti di qualità richiesti.

Il gesto del colosso del farmaco Usa potrebbe fare da apripista. “Questo accordo, trasparente e orientato alla salute pubblica – afferma Charles Gore, direttore esecutivo Mpp – è la prima licenza volontaria Mpp per una tecnologia medica Covid-19, e speriamo sia di forte incoraggiamento per gli altri” sviluppatori di trattamenti anti-Covid.

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.