Telemedicina, oltre 10 mln euro per le farmacie rurali

farmacie
Aboca banner articolo

Oltre 10 milioni di euro dedicati allo sviluppo della telemedicina per le farmacie rurali. È questo il contenuto del decreto firmato dal ministro della Salute Roberto Speranza, che lo ha annunciato dal suo profilo Facebook.

Si tratta di fondi che permetteranno alle 6.000 farmacie localizzate in centri abitati con meno di tremila abitanti di acquisire tecnologie e infrastrutture utili ad attivare nuovi servizi di telemedicina.

Che, tradotto, significherà elettrocardiogramma e altre forme di diagnosi di base da effettuare nelle farmacie dei piccoli centri e la possibilità da parte del farmacista di confrontarsi con strutture sanitarie circa la necessità di inviare o meno il cittadino-paziente presso ambulatori o pronto soccorso per accertamenti ulteriori.

“Il mio non può essere che un plauso a questo decreto”, ci dice Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia, “che rappresenta un altro passo lungo il percorso della farmacia dei servizi. Si tratta di fondi che potranno consentire alle farmacie più piccole di attivare alcuni servizi al cittadino che ancora non erano riuscite a iniziare, spesso per ragioni di natura economica”.

Infatti non è infrequente che le farmacie rurali non riescono a dare vita a nuovi servizi a causa di un giro d’affari troppo esiguo, proprio in relazione a un bacino d’utenza molto contenuto. Grazie al nuovo decreto le farmacie rurali potranno usufruire di un credito d’imposta del 50% per l’attivazione di un servizio di telemedicina, con un massimale di 3 mila euro.

Sembrano cifre piccole, ma rappresentano una vera e propria boccata d’ossigeno per le farmacie dei comuni più piccoli d’Italia, dove gli abitanti sono costretti a percorrere molti chilometri spesso lungo strade impervie che richiedono lunghi tempi di percorrenza per arrivare al primo centro urbano di dimensioni tali da ospitare una struttura sanitaria di dimensioni utili a effettuare anche semplici esami o visite ambulatoriali.

“Già in passato i colleghi rurali hanno salvato molte vite grazie alla propria iniziativa che li ha portati a eseguire semplici esami sui propri concittadini e a chiamare il pronto soccorso più vicino in cerca di conferme su situazioni potenzialmente critiche. Grazie a questi fondi sarà possibile rendere un po’ più diffusa e strutturata quell’attività do servizio alla popolazione che da sempre contraddistingue tutti i farmacisti. A maggior ragione quelli rurali”, aggiunge Racca.

“Così chi vive in un piccolo comune potrà effettuare alcuni esami e screening più facilmente. Portare la salute più vicino ai cittadini vuol dire costruire un Servizio sanitario nazionale più forte”, commentava Speranza nel suo post. Ecco un primo, piccolo ma importante, passo verso la tanto declamata sanità di prossimità, che la pandemia ci ha imposto di mettere a terra.

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.