Pandemia dei vaccinati? Tutti i costi del no ai vaccini

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Da più parti, soprattutto sui social ma non solo, si contesta la definizione di pandemia dei non vaccinati arrivata da esperti e autorità sanitarie (sulla scorta dei numeri relativi a ricoveri e decessi). Ma se ci guardiamo intorno, in Europa e non, la quarta ondata di Covid-19 appare strettamente influenzata dalla disponibilità di vaccini e dai tassi di immunizzazione.

Covid-19 infatti corre, e crea più problemi nelle strutture sanitarie, proprio là dove i tassi di vaccinazione sono più bassi. E’ vero che “negli over 60, l’efficacia dei vaccini nei confronti della malattia grave è in lieve ma progressiva diminuzione, soprattutto da quando la variante Delta è diventata prevalente”, come rileva il report di Fondazione Gimbe. Ma secondo l’ultimo report della Sorveglianza integrata Covid-19 dell’Istituto Superiore di Sanità, per il ricovero in terapia intensiva nel periodo 5 luglio-31 ottobre l’efficacia si attesta comunque al 90% negli over 80 e al 94,8% nella fascia 60-79 anni, mentre per i ricoveri in area medica all’88,8% negli over 80 e al 91,5% nella fascia 60-79 anni.

Ma allora, dal momento che in Italia stanno aumentando vaccinati e ricoveri per Covid, per quale motivo non si può parlare di una ‘pandemia dei vaccinati’? A rispondere è Altems (Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari dell’Università Cattolica, Facoltà di Economia, campus di Roma), che fa qualche interessante calcolo e conferma, oltretutto, la costo-efficacia della campagna anti-Covid in Italia.

“La campagna vaccinale – sottolineano gli esperti – produce risparmi per il sistema sanitario in termini di ospedalizzazioni evitate sia in normali reparti di degenza (che vedono un costo di circa 800 euro per giorno di ricovero), sia per ricoveri in terapia intensiva (1700 euro al giorno). Il costo medio di un ricovero in area medica è di circa 8.020 euro a paziente, mentre il costo medio di un ricovero in terapia intensiva si aggira intorno ai 25.041 euro: per risparmiare queste cifre è necessario investire nella campagna vaccinale fino ad 7.652 euro per ogni ospedalizzazione evitata“.

Il Focus sul profilo costo-efficacia della campagna vaccinale in Italia fa parte della 73ma puntata dell’Instant Report Covid-19. L’analisi riguarda tutte le 21 Regioni e Province autonome italiane, ed è coordinata da Americo Cicchetti, ordinario di Organizzazione aziendale presso la Facoltà di Economia dell’Università Cattolica, con l’advisorship scientifica di Gianfranco Damiani e Maria Lucia Specchia.

“Dopo aver analizzato il costo delle ospedalizzazioni evitabili per i non vaccinati nei precedenti Report, abbiamo creato un modello di costo-efficacia per comprendere il valore economico sottostante l’investimento fatto nel piano vaccinale rispetto ai costi aggiuntivi derivanti della non vaccinazione. I dati mostrano una situazione di “dominanza” a favore della campagna vaccinale, ovvero – spiegano gli esperti – il costo da sostenere per la campagna vaccinale produce un risparmio netto per il Ssn”.

“Il rapporto costo-efficacia varia da un risultato minimo di dominanza (i benefici derivati in termini di riduzione di ospedalizzazioni superano i costi impiegati per la campagna vaccinale) – precisa Cicchetti – fino a un massimo di 7.652 euro per ospedalizzazione evitata. Significa che il Ssn deve spendere questa cifra nella campagna vaccinale per ciascun episodio di ospedalizzazione evitato (che costa da un minimo di 8.020 euro in media a un massimo di 25 mila euro). Questo valore è inferiore alla soglia comunemente fissata per considerare un intervento costo-efficace in un sistema pubblico (30.000-40.000 euro)”.

In generale, afferma Cicchetti, il rapporto costo-efficacia risulta accettabile sia in un momento come quello attuale, dove il numero giornaliero dei vaccinati è relativamente basso, che nei periodi in cui abbiamo superato le 500.000 dosi/die. “La vaccinazione – conclude Cicchetti – si dimostra una strategia vincente non solo sotto il profilo della salute pubblica, ma anche sotto il profilo dei costi da sostenere per combattere la pandemia stessa”. Insomma, chi non si vaccina finisce più spesso in ospedale, e anche i costi per il Ssn non sono indifferenti.

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