Covid, la missione degli ospedali sentinella

Covid Spallanzani
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Mentre la seconda ondata di Covid-19 colpisce in tutta Europa, e i casi aumentano anche in Italia, cosa sta accadendo nelle strutture sanitarie? Se a preoccupare è proprio la capacità di risposta della sanità, messa a dura prova in Italia con la prima ondata, intercettare eventuali problemi in tempo per una controffensiva mirata si rivela cruciale.

Ecco perché è nata una rete di undici ospedali ‘sentinella’, per monitorare l’andamento dei ricoveri Covid e anticipare soluzioni organizzative per la gestione della pandemia. Il network degli ospedali sentinella della Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso) sarà coordinato dall’Inmi Spallanzani di Roma.

Ad aderire alla rete di monitoraggio e analisi costituita da Fiaso sono strutture d’eccellenza in tutta Italia: al Nord partecipano l’Asst Spedali Civili di Brescia, la Asl città di Torino, l’Irccs Ospedale Policlinico San Martino di Genova, l’Azienda sanitaria Friuli Occidentale; per il Centro Italia hanno aderito l’Irccs Policlinico S. Orsola – Malpighi di Bologna, l’Inmi Spallanzani di Roma, la Asl Roma 6, gli Ospedali Riuniti di Ancona, l’Azienda ospedaliera Santa Maria di Terni; al Sud ci sono il Policlinico di Bari e l’Azienda ospedaliera dei Colli Monaldi – Cotugno di Napoli.

Ma quali sono gli obiettivi dell’iniziativa? “Vogliamo seguire l’andamento della pandemia, in particolare delle ospedalizzazioni, attraverso un monitoraggio puntuale su un campione di ospedali sentinella in grado di segnalare i trend dei ricoveri e di suggerire soluzioni organizzative in anticipo rispetto al virus – sintetizza i presidente Fiaso, Giovanni Migliore – A oggi negli 11 ospedali individuati stiamo monitorando 475 pazienti positivi al Sars-Cov-2. Di questi è nei reparti di Terapia intensiva il 12%. Abbiamo registrato in una settimana un aumento dei ricoveri che ci preoccupa ma che siamo preparati a gestire riorganizzando le strutture e gli ospedali in relazione ai numeri”.

“Da un anno e mezzo ormai le aziende sanitarie e ospedaliere hanno sperimentato e validato modelli di assistenza multidisciplinari che si sono rivelati efficaci ed esperienze di organizzazione degli spazi e dei reparti elastiche e funzionali. La rete degli ospedali sentinella servirà anche a condividere le best practice per affrontare la quarta ondata senza dover interrompere le attività ospedaliere ordinarie”, assicura Migliore.

“Uno strumento utile a comprendere come, soprattutto in questa fase, sia necessario andare oltre il mero dato numerico, contestualizzando i numeri alla complessità del quadro clinico e all’incidenza della vaccinazione sullo stato di salute: solo così il dato diventa capace di descrivere realmente lo stato esistente e ciò che è utile fare – spiega Francesco Vaia, direttore sanitario dello Spallanzani – Ciò a cui dobbiamo puntare con decisione è uscire definitivamente dalla pandemia e tornare verso una normalità nuova: potremo riuscirvi solo se avremo fondato ogni nostro sforzo su una scienza libera da condizionamenti di ogni tipo, puntando dritti all’obiettivo”.

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