Super green pass, ecco come sarà

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È attesa per oggi pomeriggio la decisione del Consiglio dei ministri su quello che ormai è noto come “Super green pass”, che sarà il frutto di una possibile nuova stretta per cercare di arginare una nuova fiammata della pandemia.

Con tutta probabilità il nuovo decreto legge dell’esecutivo accoglierà le istanze pervenute a gran voce dalle Regioni solo pochi giorni fa, con esplicita richiesta di una linea più dura su aperture e accesso ai servizi con differenze tra vaccinati e non vaccinati. Obiettivo salvare il Natale, e la prima parte della stagione turistica invernale e, naturalmente, scongiurare l’occupazione delle terapie intensive per contagi da Sars-Cov-2 analoga a quanto accade lo scorso inverno.

Il “Whatever it takes” del presidente del Consiglio Mario Draghi potrebbe dunque tornare a guidare le scelte del governo per tenere a bada la curva dei contagi da Coronavirus che continua ad alzare la testa. Secondo l’osservatorio Lab24 del Sole 24Ore nella giornata di ieri 23 novembre si sono registrati oltre 10 mila test positivi al coronavirus a fronte dei 7.600 circa del martedì precedente, pari a una crescita del 30,5% su base settimanale. Dati a cui si aggiungono gli 83 decessi giornalieri (+12%) e un tasso di positività dell’1,46%, che sale di 29,6 punti rispetto all’1,12% che si registrava una settimana fa.

Ma in cosa potrebbe sostanziarsi il Super green pass?
La novità principale sarà l’accesso alle attività sociali e ricreative – ristoranti, cinema, piscine ecc. – solo alle persone vaccinate contro Covid-19 e a coloro che si sono ammalati e poi sono guariti completamente.

Insomma, per ovviare all’attuale impossibilità politica di legiferare per l’obbligo vaccinale – Salvini e Renzi in primis si opporrebbero strenuamente – la scelta del governo è quella di rendere la vita più difficile a chi non si vaccina, sperando che questo sproni quante più persone possibile a prenotare la vaccinazione.

Restano però aperti alcuni punti, che saranno chiariti dalla conferenza stampa di Draghi attesa per fine giornata. In particolare, se le restrizioni per i non vaccinati saranno valide tout court o solo a seconda del colore delle singole Regioni.

Possibili cambiamenti in vista anche per la durata del green pass. In considerazione delle informazioni attuali che indicano la diminuzione della durata della massima copertura dall’infezione conferita dal vaccino, il certificato verde potrebbe essere ritenuto valido solo per nove mesi e non più per i 12 attuali.

Quanto ai richiami – le cosiddette “terze dosi” – nel decreto del governo con tutta probabilità ci sarà anche l’obbligatorietà per i professionisti della salute, per chi opera nelle residenze sanitarie assistenziali e per le forze dell’ordine. Rumors parlano anche della possibile estensione dell’obbligo della terza dose anche per il personale scolastico.

Quanto all’entrata in vigore del decreto che sarà licenziato oggi dal governo, una delle ipotesi è quella del prossimo lunedì 29 novembre. Anche se la data potrebbe cambiare in considerazione del fatto che l’apertura alle terze dosi per tutti implica la rimessa in funzione degli hub vaccinali che erano stati dismessi in estate e la riprogrammazione degli slot per la prenotazione della vaccinazione attraverso i portali regionali. Cose che potrebbero richiedere più di qualche giorno.

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