Una panchina rossa contro la violenza sulle donne

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Il rosso è il colore della violenza, ma da una panchina rossa può partire anche il percorso di rinascita e ritorno alla vita delle donne che della violenza sono state vittima. 

Si è tenuta oggi a Roma una cerimonia con cui è stata apposta, su una panchina rossa, la targa con i numeri di telefono a cui possono rivolgersi le vittime. “Una panchina per la vita” è il titolo dell’iniziativa che si è svolta presso il parco di Santa Maria della Pietà per celebrare la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

Il Municipio Roma XIV Monte Mario e la Asl Roma 1 hanno posato nella piazza principale del parco una panchina rossa sulla quale è stata apposta la targa con il numero contro lo stalking e la violenza 1522 e del Centro Antiviolenza “Teresa Buonocore”, 331 2647130, dipinta dagli utenti del centro diurno “La Mongolfiera”.

“Questa comunità si sta attrezzando per far sì che il cambiamento culturale possa avvenire. Non partiamo da zero, stiamo lavorando già da tempo e stiamo mettendo le basi per lavorare sempre meglio. È operativo un tavolo integrato Scuola-ASL-Municipio con cui lavoriamo su tanti progetti in questa direzione insieme alle associazioni di volontariato. Questa panchina, dipinta dalle persone con disabilità del Centro diurno “La Mongolfiera”, è un piccolo segno dell’integrazione che promuoviamo”, ha commentato la direttrice del Distretto 14, Silvia Bracci.

“Ci ritroviamo simbolicamente in una giornata importante, quella contro la violenza sulle donne, che tocca un tema che va affrontato non solo oggi ma 365 giorni l’anno, soprattutto dal punto di vista culturale. Io non vedo l’ora che il 25 novembre diventi un momento di festa e anche un gesto simbolico, come questo, può aiutarci a riflettere e a combattere questa battaglia culturale. Riscopriamoci per quello che siamo: una comunità”, ha aggiunto il presidente del Municipio XIV, Marco Della Porta.

“Come sottolineato dalla presidente della Commissione d’inchiesta sui femminicidi Valeria Valente, ‘serve la specializzazione dei tribunali, la formazione delle forze dell’ordine, dei giudici, degli avvocati, dei medici e degli insegnanti’. Solo una rete di questo tipo può fare la differenza perché occorre stringersi attorno a chi subisce violenza senza sottovalutare il rischio e nei tempi in cui è utile ma soprattutto rieducare chi la perpetra e non conosce altri linguaggi. È essenziale lavorare assieme come società tutta affinché la cultura del dialogo e della parità siano affermate nelle loro condizioni effettive tutti i giorni: un tema che, ovviamente, non riguarda solo le donne ma parla anche a loro”, ha detto l’assessore alle Pari opportunità del Municipio XIV, Olimpia Troili.

“È importante parlare di temi come questi ogni giorno. Vogliamo creare una rete sul territorio per fare in modo che tutte le parti in causa possano collaborare tra loro. È importante fare cultura sul tema affinché si possa insegnare ai giovani che la violenza non è una pratica da seguire e alla ragazze che non devono avere paura di denunciare. Questo cercheremo di fare questo lavoro sul municipio”, ha concluso l’assessore alle Politiche sociali, Simone Conte.

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