Cresce l’incidenza Covid in Italia, Rt in lieve calo

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La brusca accelerata di Covid-19 in Italia si riflette nei dati principali del monitoraggio della Cabina di Regia, diffusi dall’Istituto Superiore di Sanità.
L’incidenza settimanale a livello nazionale è infatti in netto aumento: 241 per 100.000 abitanti (10/12/2021 –16/12/2021) contro 176 per 100mila abitanti (03/12/2021-09/12/2021), dati flusso ministero Salute. Si preparano dunque settimane difficili, in attesa delle festività di Natale e fine anno.

Attenzione, però: nel periodo 24 novembre – 7 dicembre 2021, l’Rt medio calcolato sui casi Covid sintomatici è stato pari a 1,13 (range 1,09 – 1,19), leggermente in diminuzione rispetto alla settimana precedente (quando era 1,18), ma ancora al di sopra della soglia epidemica. Stabile, ma al di sopra della soglia epidemica, l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero: Rt = 1,09 (1,06-1,14) al 7/12/2021 contro Rt = 1,07 (1,03-1,11) al 29/11/2021.

Sale, lentamente, la pressione sugli ospedali. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 9,6% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 16 dicembre) contro l’8,5% (rilevazione giornaliera al 09 dicembre). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 12,1% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 16 dicembre) contro il 10,6% (rilevazione giornaliera al 09 dicembre).

Mentre il passaggio in zona gialla è ormai annunciato, da lunedì, per Veneto e Liguria, una Regione/Provincia autonoma è classificata a rischio alto, 18 risultano classificate a rischio moderato. Tra queste, tre Regioni/Province autonome sono ad alta probabilità di progressione a rischio alto secondo il dm del 30 aprile 2020, mentre per una Regione non è stato possibile valutare la progressione. Due sono classificate a rischio basso. E ancora, secondo il monitoraggio 13 Regioni riportano un’allerta di resilienza. Una molteplici allerte di resilienza.

Mentre la quarta ondata va avanti, si segnala il forte aumento del numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (42.675 contro 37.278 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in diminuzione (31% vs 34% la scorsa settimana). In aumento, infine, la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (43% contro 40%), mentre è stabile la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (26% contro 26%).

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