Genenta Science si quota al Nasdaq, il plauso di Assobiotec

Genenta corretto
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Il made in Italy va forte anche nella scienza. E’ di qualche giorno fa la notizia del debutto della prima azienda italiana quotata al Nasdaq: si tratta di Genenta Science, una biotech impegnata nello sviluppo di terapie geniche e cellulari contro i tumori.

“Un’eccellenza del biotech italiano taglia un traguardo straordinario: Genenta Science è la prima realtà nazionale a quotarsi a Wall Street nel listino tech americano. Una conferma importante del valore della nostra ricerca e delle nostre capacità imprenditoriali, una ulteriore dimostrazione per il comparto delle biotecnologie della volontà di guardare avanti e di impegnarsi per rispondere alle esigenze dei pazienti e per la costruzione di un futuro migliore”, commenta Riccardo Palmisano presidente Federchimica Assobiotec.

Un successo che parte dall’Ospedale San Raffaele di Milano: Genenta Sciences è infatti stata fondata nel 2014 come spin-off del San Raffaele, da Luigi Naldini, direttore della divisione di medicina rigenerativa, cellule staminali e terapia genetica dell’ospedale milanese, Bernhard Gentner, ematologo e ricercatore del San Raffaele, e Pierluigi Paracchi, amministratore delegato di Genenta.

L’offerta pubblica iniziale è stata di 2,4 milioni di azioni a 11,50 dollari l’una. Oggi il titolo è a 11,23 dollari, in lieve calo. Genenta ha anche venduto 720mila azioni riservate ai suoi attuali azionisti, sempre al prezzo di 11,50 dollari. Il ricavato atteso dell’Ipo, si legge in una nota, dovrebbe essere di circa 36 milioni di dollari. Inoltre, la società ha anche aperto un’opzione, di soli 30 giorni, per acquistare altre 360 mila azioni che dovrebbero portare i proventi lordi dell’offerta pubblica iniziale a superare i 40 milioni di dollari.

“L’impegno e la competenza delle nostre imprese – sottolinea Palmisano – superando i limiti ancora presenti all’interno dell’ecosistema nazionale, si dimostrano vincenti nell’obiettivo di suscitare interesse anche oltre confine e nel riuscire a raccogliere importanti risorse finanziarie. Siamo fiduciosi che il nostro sistema imprenditoriale, innovativo e ad alta intensità di ricerca, saprà trarrà ulteriore stimolo da questo importante risultato della nostra associata. A Genenta facciamo i nostri più vivi complimenti con l’augurio che questo traguardo possa essere il primo di una serie. Per lei e, in generale, per il biotech italiano”, conclude Palmisano.

Nell’immagine (courtesy of Nasdaq) Luigi Naldini e Peirluigi Paracchi.

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