Per Moderna e Pfizer affari d’oro anche nel 2022

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La pandemia da Covid-19 farà volare le vendite di Pfizer e Moderna. Le due aziende farmaceutiche produttrici dei primi vaccini anti-Covid a mRna sono infatti al lavoro su nuovi prodotti mirati contro la variante Omicron. E il loro 2022 appare decisamente roseo.

Moderna prevede per il 2022 vendite di prodotti per circa 18,5 miliardi di dollari, rispetto ai 17 miliardi di dollari annunciati a novembre 2021, e circa 3,5 miliardi di dollari in opzioni, inclusi eventuali candidati aggiornati al richiamo del vaccino Covid-19“, ha annunciato l’amministratore delegato della biotech americana Moderna, Stephane Bancel, presentando un aggiornamento sulla società e sui programmi di sviluppo della tecnologia mRna alla 40/esima J.P. Morgan Healthcare Conference. “La societa’ e’ attualmente in trattative per ulteriori contratti per il vaccino Covid-19 del 2022”, ha aggiunto il manager.

La scommessa sulla tecnologia a mRna si è dimostrata vincente. “Il 2021 e’ stato un anno di incredibile impatto e crescita per Moderna. Grazie ai nostri molti anni di investimenti nella tecnologia mRna, abbiamo sviluppato e lanciato il nostro vaccino Covid-19 che ha aiutato milioni di persone in tutto il mondo. Abbiamo erogato 807 milioni di dosi, con circa il 25% di queste destinato ai Paesi a basso e medio reddito. Continueremo a crescere nel 2022 per contribuire a porre fine alla pandemia di Covid-19″.

“Continueremo a promuovere vaccini mRna che possono avere un profondo impatto sulla salute e sulla qualita’ della vita, compresi i vaccini contro i virus respiratori, con l’obiettivo di portare sul mercato un vaccino di richiamo annuale pan-respiratorio personalizzabile“, ha aggiunto Bancel.

Intanto in casa Pfizer vanno avanti gli studi sul vaccino specifico per la variante Omicron. Il prodotto sarà pronto entro marzo, ha annunciato Albert Bourla, Ceo del colosso farmaceutico Usa, in un’intervista alla Cnbc. Una data coerente con quanto anticipato a dicembre. L’azienda ha già cominciato a produrre delle dosi, ha spiegato Bourla aggiungendo che il vaccino colpirà anche altre varianti in circolazione.

“La speranza è riuscire a ottenere un prodotto che avrà una protezione migliore in particolare contro l’infezione, perché la protezione contro i ricoveri e la malattia grave è ragionevole in questo momento, con i vaccini attualmente a disposizione, finché si ha la terza dose”.

Bourla ha aggiunto che il ‘nuovo’ vaccino sarà efficace anche contro le altre varianti in circolazione, ma anche che non è ancora chiaro se sia necessario o meno un vaccino specifico per l’Omicron o come questo potrà essere utilizzato. In ogni caso, Pfizer avrà pronte alcune dosi poiché alcuni Paesi vogliono poterlo impiegare il prima possibile. Insomma, mentre ci inoltriamo nel terzo anno di pandemia, la ricerca sugli anti-Covid non si ferma. E promette di fare la fortuna ancora a lungo del drappello di aziende che si sono lanciate in questo filone.

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