Covid in Italia, incidenza stabile ed Rt in calo: siamo al plateau?

Coronavirus Covid bollettino contagiati morti
Aboca banner articolo

Sembra essersi placata la corsa dei casi di Covid-19 in Italia: l’incidenza settimanale è stabile e l’indice di contagiosità Rt scende per la prima volta da settimane. I dati principali del monitoraggio della Cabina di Regia, diffusi dall’Istituto superiore di sanità, lasciano sperare che siamo arrivati al plateau: la stabilizzazione della curva che prelude al calo dei casi.  

Nel frattempo, però, i decessi continuano a registrare numeri record. E gli ospedali restano sotto pressione. Così da lunedì diverse Regioni cambiano colore: Puglia e Sardegna passano in giallo, mentre Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Sicilia. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, alla luce dei dati del monitoraggio settimanale, ha firmato una nuova ordinanza che prevede questi cambi di colore.

Ma che sta accadendo in Italia? I report di Fondazione Gimbe e della Fiaso descrivono un quadro in evoluzione, con un iniziale rallentamento del virus. E ora anche i dati dell’Iss indicano che l’incidenza settimanale a livello nazionale si è stabilizzata: 2.011 casi Covid ogni 100.000 abitanti (14/01/2022 -20/01/2021) contro 1.988 ogni 100.000 abitanti (07/01/2022 -13/01/2021), dati flusso ministero Salute.

Nel periodo 22 dicembre 2021 – 4 gennaio 2022, però,  l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,31 (range 1,00 – 1,83), in netto calo rispetto all’1,56 della settimana precedente ma ancora al di sopra della soglia epidemica. Stesso andamento per l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero: Rt=1,01 (0,99-1,02) all’11/01/2022 vs Rt = 1,2 (1,18-1,22) al 4/01/2022. Si sottolinea però che diverse Regioni hanno segnalato problemi nell’invio dei dati del flusso individuale “e non si può escludere che tali valori possano essere sottostimati”.

Stabile il tasso di occupazione Covid in terapia intensiva: è al 17,3% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 20 gennaio) contro il 17,5% (rilevazione giornaliera al 13 gennaio). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 31,6% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 13 gennaio) contro il 27,1% (rilevazione giornaliera al 13 gennaio).

Sette Regioni sono classificate a rischio alto secondo il Dm del 30 aprile 2020, di cui 3 a causa dell’impossibilità di valutazione per incompletezza dei dati inviati; 11 Regioni/PPAA risultano classificate a rischio moderato. Tra queste, cinque Regioni/PPAA sono ad alta probabilità di progressione a rischio Alto secondo il DM del 30 aprile 2020. 3 Regioni/PPAA sono classificate a rischio basso.

Rimane stabile il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (658.168 vs 649.489 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in leggero aumento (15% vs 13% la scorsa settimana). È in diminuzione la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (41% vs 48%) mentre aumenta la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (44% vs 39%).

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.