Covid, rischi di future infezioni per i guariti da Omicron

covid variante Omicron
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Cattive notizie per le persone contagiate dalla variante Omicron. Stanno emergendo infatti nuovi studi che suggeriscono come l’ultima versione di Omicron – ormai celebre come Omicron 2 – si trasmette ancora più velocemente rispetto all’originale. Ma, soprattutto, che le persone colpite da Omicron in modo lieve potrebbero non essere molto protette da future infezioni. E’ quanto si legge su Fortune.com, in un’articolo di Kanoko Matsuyama.

I risultati gettano ombre sulle speranze che l’ondata di Omicron che sta investendo il mondo possa contribuire ad accelerare la fine della pandemia da Covid-19. Intanto le richieste ai governi di trattare Covid come un virus endemico simile all’influenza stanno aumentando a livello globale, man mano che la popolazione si stanca delle restrizioni, i vaccini diventano più accessibili e i decessi rimangono relativamente bassi.

Ebbene, la produzione di anticorpi neutralizzanti durante un’infezione da variante Omicron sembra correlata alla gravità di Covid, secondo un report dei ricercatori dell’Università della California a San Francisco, pubblicato online prima di essere sottoposto a peer review. La forma lieve tipica della maggior parte dei casi di Omicron nelle persone vaccinate può far sì che i guariti restino vulnerabili al virus e alle future varianti, hanno affermato i ricercatori.

Lo studio ha rilevato anche che la protezione dovuta ad un’infezione naturale sarebbe circa un terzo di quella ottenuta tramite una vaccinazione booster.

“I nostri risultati suggeriscono che l’immunità indotta da Omicron potrebbe non essere sufficiente per prevenire l’infezione da un’altra variante più patogena, se dovesse emergere in futuro”, hanno affermato i ricercatori. Non solo. I dati “evidenziano anche l’importanza dei richiami del vaccino nel migliorare l’immunità, poiché l’infezione breakthrough (quella che si verifica nei soggetti vaccinati, ndr) da sola potrebbe non essere affidabile” nella protezione contro nuove infezioni o malattie future dovute a nuove varianti di Covid-19.

Un secondo studio ha rilevato che Omicron 2, la sotto-variante che sta colpendo alcuni Paesi, appare ancora più trasmissibile dell’originale.

Il lavoro ha mostrato che il 39% delle persone positive alla sotto-variante BA.2 poteva infettare altri familiari, rispetto al 29% dei positivi alla variante Omicron originale. Lo studio ha analizzato i dati raccolti in 8.541 famiglie tra dicembre e gennaio in Danimarca, dove la nuova sotto-variante è dominante. Il rischio di infezione con entrambi i tipi Omicron è risultato più alto in coloro che non erano stati vaccinati. Cosa che sottolinea ancora una volta l’effetto positivo della vaccinazione, hanno affermato i ricercatori.

I risultati confermano lo studio dell’Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito pubblicato la scorsa settimana, in base al quale la sotto-variante Omicron appare ancora più contagiosa del ceppo originale. Quell’analisi ha anche mostrato che i richiami offrono uno scudo efficace, ha affermato venerdì scorso l’Agenzia.

Sebbene la variante BA.1 sia ancora dominante in tutto il mondo, i trend più recenti suggeriscono che BA.2 sia in aumento in diversi Paesi tra cui India, Sudafrica, Regno Unito e Danimarca, ha affermato a gennaio l’Organizzazione mondiale della sanità.

Nessuno dei due studi è stato sottoposto a una revisione approfondita da parte di esperti esterni, cosa comune prima che i nuovi risultati vengano pubblicati ufficialmente. Lo studio danese è stato condotto da scienziati di Università di Copenhagen, Statistics Denmark, Technical University of Denmark e Statens Serum Institut. L’altro studio è stato condotto da Charles Chiu all’Università della California a San Francisco.

La sotto-variante Omicron 2 sembra dunque essere più contagiosa, ma i dati finora non mostrano che sia più pericolosa o che sfugga alla protezione dai vaccini, ha affermato Scott Gottlieb, ex commissario della Food and Drug Administration statunitense. Nel peggiore dei casi, Omicron 2 potrebbe rallentare il calo delle infezioni da Omicron negli Stati Uniti, ha aggiunto alla CBS.

L’articolo originale si può leggere su Fortune.com.

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