Creatività e gioco protagonisti a Milano della Giornata del braille

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Manualità, fantasia, tatto, forme, gioco e creatività per vincere le ombre. Sono questi gli ingredienti ‘chiave’ dell’iniziativa per celebrare la Giornata nazionale del braille dall’Istituto dei ciechi di Milano. Obiettivo della Giornata, che si celebra il 21 febbraio, la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sull’importanza del braille come esempio di reale inclusione sociale per le persone con deficit della vista.

Si tratta di un sistema di lettura e scrittura tattile a rilievo per non vedenti e ipovedenti, messo a punto dal francese Louis Braille nella prima metà del XIX secolo, che non pare risentire degli anni. Consiste in simboli formati da un massimo di sei punti, disposti su una matrice 3 x 2 e con ciascuna casella solitamente della grandezza di circa 3 × 2 millimetri o più. Si tratta di un approccio versatile, dal momento che il Braille si adatta anche a rappresentare musica, matematica e chimica.

L’Istituto dei Ciechi di Milano – centro di eccellenza per la ricerca educativa che promuove servizi rivolti all’inclusione scolastica, culturale e sociale delle persone con disabilità visiva – ha organizzato un laboratorio creativo dedicato a bambini ipovedenti e normovedenti che si sono divertiti a creare insieme con la pasta da modellare Play-Doh. Dando forma all’immaginazione, tutti possono esprimersi allo stesso modo, giovando dei talenti e delle capacità di ognuno.

“Attività come queste aiutano a dimostrare quanto sia importante continuare a lavorare sull’inclusione delle persone cieche e ipovedenti – sottolinea il direttore scientifico dell’Istituto,  Franco Lisi – I bambini, poi, ci dimostrano concretamente che collaborare è più che possibile, è fondamentale. Attraverso la manualità e il tatto, infatti, riusciamo ad esprimere a pieno la nostra creatività”. Accompagnati dai genitori, guidati da esperti educatori e circondati da tantissimi vasetti di pasta da modellare colorata, Lorenzo, Beatrice, Gaia, Syria, Caterina, Michele, Davide, Chiara, Ginevra e Riccardo hanno mostrato, grazie alle loro fantasiose creazioni, tutta la potenza della fantasia e della manipolazione, strumenti fondamentali che abbattono ogni ostacolo, necessari per esprimere sé stessi e interpretare il mondo che li circonda.

La pasta da modellare ha reso queste opportunità di espressione alla portata di tutti, per far sì che la creatività possa diventare un esempio di inclusività, valore fondamentale da apprendere sin da bambini. I bambini, vedenti e non vedenti, hanno giocato insieme e creato le loro opere sperimentando e divertendosi gli uni con gli altri con spontaneità, pronti ad accettare e superare debolezze e differenze, vivendole come una risorsa e non come un limite. Animali fantastici, creature mai esistite e mondi immaginari: è la creatività che unisce, fa viaggiare la mente e stimola lo scambio di opinioni, è così che ci si accresce a vicenda. E le differenze che per gli adulti potrebbero risultare insormontabili, per i bambini non sono più un ostacolo.

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