La lezione della pandemia contro la violenza di genere nei confronti delle donne migranti. L’Inmp San Gallicano di Roma annuncia, in occasione dell’8 marzo, un nuovo spazio di tele-consulenza per gli operatori sanitari e socio-sanitari impegnati nella presa in carico di donne straniere che hanno subito violenza o sono state vittime di tratta.
In occasione dell’8 marzo “Inmp si impegna a fare un passo in avanti nel contrasto della violenza di genere, un’emergenza del nostro tempo che richiede lavoro costante e azioni concrete, di cui occuparsi quotidianamente e non solo in occasione di giornate dedicate o dopo fatti tragici”, sottolinea Concetta Mirisola, direttore generale dell’Inmp. “L’attivazione di questo sportello, che prosegue il percorso già intrapreso lo scorso 8 marzo quando inaugurammo il Servizio di tutela e saluta della donna presso il nostro poliambulatorio, dimostra la volontà del nostro Istituto di mettere a disposizione della comunità sanitaria la propria esperienza e le proprie capacità nell’accoglienza, ascolto e presa in carico delle donne vittime di violenza”.
Esistono segni e sintomi per il riconoscimento precoce di situazioni di disagio legate ad ogni forma di violenza. La pandemia da Covid-19, ha purtroppo amplificato le situazioni di isolamento, le barriere di accesso ai servizi e le condizioni di mancanza di tutela per le donne, sole o con figli, italiane e straniere, che subiscono violenza e soprusi.
Può quindi emergere l’esigenza di un confronto, una consulenza su percorsi, pratiche, metodologie, soprattutto di fronte a situazioni particolarmente difficili, di donne appartenenti a culture diverse dalla nostra, per le quali ogni intervento richiede un’attenzione rispetto alla multidimensionalità dei bisogni e ai diversi contesti di provenienza.
Da qui nasce lo spazio di tele-consulenza per gli operatori sanitari e socio-sanitari impegnati nella presa in carico di donne straniere che subiscono, hanno subito violenza o sono state vittime di tratta. Il servizio, attraverso una piattaforma online costruita ad hoc, costituirà uno sportello multidisciplinare virtuale e permetterà un confronto teorico/esperienziale con professionisti altamente qualificati, l’approfondimento di conoscenze e procedure, la condivisione di dubbi e la ricerca di soluzioni di eventuali difficoltà legate alla gestione di questo delicato e complesso target.
Ma come funziona? La consulenza, attivabile attraverso la formulazione di una specifica richiesta da inviare all’email dedicata [email protected], avverrà in modalità teleconsulto, dove un professionista dell’Istituto, individuato come esperto per il caso indicato, interagirà con l’operatore per analizzare gli elementi della situazione; riconoscere situazioni di empasse e individuare risorse per affrontarle; ricevere chiarimenti su difficoltà legate alla multidisciplinarietà e al lavoro in rete elaborare strategie d’intervento e percorsi per donne straniere che subiscono violenza o sono sopravvissute alla tratta.
“Le criticità legate alla violenza contro le donne, nelle rotte migratorie come nei contesti privati, necessita di competenze professionali per garantire un’attenzione specifica a ogni tipo fragilità, sia personale che sociale”, sottolinea Sonia Viale, psicologa dell’Inmp. “Realizzeremo un follow-up di ciascun intervento: capire i risultati ottenuti, i punti di forza e le possibili aree di miglioramento”.