Stress da Covid annegato nell’alcol, emergenza fra i giovanissimi

alcol giovanissimi
Aboca banner articolo

Uno ‘sballo’ alcolico per festeggiare il fine settimana, una festa di compleanno, il sabato con gli amici. Così, in più di 3000 casi l’anno, la serata finisce in pronto soccorso. Preoccupa, nell’Italia post-Covid, il “consumo significativo di alcol tra i giovani, e c’e’ un aumento del consumo fuori dai pasti”. A sottolinearlo è stato il ministro della Salute, Roberto Speranza, aprendo la Conferenza nazionale sull’alcol promossa dal suo dicasteri.

“Gli ultimi due anni che abbiamo vissuto possono aver influito”, ipotizza Speranza, secondo il quale “abbiamo a che fare con un tema delicato e una parte è connesso alle giovani generazioni”.

Nel primo della pandemia, in Italia si stimavano in 8,6 milioni i consumatori di alcol a rischio, in aumento rispetto al 2019 sia per quanto riguarda gli uomini (+6,6%) che le donne (+5,3%). Di questi, quasi sono 800.000 hanno meno di 18 anni.Aumentano le abbuffate alcoliche, che nel 2020 hanno accomunato il 18% dei giovani, ancora un dato in crescita.
Sono stati 3mila i ricoveri in Pronto soccorso per abuso di alcol solo tra i minori.

Il quadro dell’impatto di Covid-19 sul consumo di alcol emerge dalla Relazione annuale trasmessa dal ministero della Salute al Parlamento. Un problema crescente in tutto il Vecchio Continente. Il consumo di alcol e’ responsabile in Europa di circa il 4% di tutte le morti e di circa il 5% degli anni di vita persi per disabilita’. E si inizia molto presto. “Il 76% degli studenti tra 15 e 19 anni ha consumato una bevanda alcolica nella vita, il 71% ne ha fatto consumo nei 12 mesi precedenti l’indagine”, ha ricordato il ministro per le Politiche giovanili, Fabiana Dadone.

L’allarme degli esperti riguarda, in particolare, il binge drinking: termine anglosassone che indica assunzione di numerose bevande alcoliche al di fuori dei pasti e in un breve arco di tempo. Qualche decennio fa era una nuova moda, ormai rappresenta un’abitudine diffusa e consolidata tra i giovanissimi, raggiungendo il picco tra i 18-24enni. E la tendenza è in crescita. Nel 2019 il fenomeno riguardava il 16% dei giovani in questa fascia d’età, un anno dopo al 18,4%. Quasi uno su cinque.

Un’abbuffata di alcolici che, nei casi peggiori, si traduce in malesseri e intossicazioni: in Italia nel 2020 si sono registrati 29.362 accessi al pronto soccorso per diagnosi totalmente attribuibili all’alcol, di cui 3.100 in under 18. E sono solo la punta dell’iceberg. “C’e’ un malessere generale dei nostri ragazzi che si esprime in varie forme, tra cui l’aumento del consumo di alcol fuori dei pasti. E il consumo – ha detto il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi – e’ aumentato soprattutto tra le ragazze”.

E ancora, si conferma la tendenza che vede una riduzione della quota di consumatori che bevono o solo vino o solo birra, mentre aumenta chi consuma anche aperitivi, amari e superalcolici, specialmente tra le donne di 45 anni e più. Si beve più al Nord che al Centro Sud e il consumo di alcol aumenta al crescere del titolo di studio, soprattutto per le donne: tra quelle con licenza elementare consuma alcol almeno una volta all’anno il
41,6%, quota che sale al 74,3% fra le laureate.

Anche se il 2020 – complice il lockdown e le misure anti-Covid – e’ stato caratterizzato da una forte diminuzione degli incidenti e delle vittime, cresce anche il numero di incidenti stradali legati all’alcol: su un totale di 40.310 incidenti con lesioni registrati, sono stati 3.692 quelli in cui almeno uno dei conducenti era in stato di ebbrezza, pari al 9,2%.

Nel 2020 sono state oltre 64.500 le persone alcoldipendenti prese in carico dai servizi sanitari  ma, come ha detto il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, “si stima che solo un terzo delle persone con problemi correlati all’alcol venga intercettato dai Servizi per le dipendenze. Occorre aumentare l’offerta di interventi finalizzati alla individuazione precoce e integrarli”.

Sul fronte dei consumi, 11,1 milioni di italiani bevono alcol ogni giorno, e di questi 5,5 milioni eccedono. “Si sono impennati i consumi fuori pasto”, come ha puntualizzato Emanuele Scafato, direttore dell’Osservatorio Nazionale Alcol, Centro nazionale dipendenze e doping dell’Istituto Superiore di Sanita’ (Iss).

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.