Natalità e progetti di vita, un aiuto dal life design

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Nell’Italia delle culle sempre più vuote conciliare vita e lavoro non è sempre semplice, e l’impresa si è complicata in pandemia, un periodo in cui molte coppie hanno rinviato il progetto di un figlio. Un aiuto a sostegno della natalità (e non solo) può arrivare da un approccio innovativo, il life design. Ne parliamo con Giuliana Salmaso, architetto esperta in spazi che rigenerano, co-fondatrice dell’associazione di Life Design “La Tua Svolta”.

Che cos’è il life design e in che modo può essere alleato della natalità? “Il life design è una tecnica efficace che permette ad ogni persona di immaginare con chiarezza la vita che vuole vivere e di redigere un piano d’azione per realizzarla – spiega Salmaso – E’ la progettazione di un percorso strutturato verso la realizzazione dei propri desideri”. Pensiamo a un Gps, suggerisce l’architetto, dove il punto di partenza è la situazione attuale la destinazione è l’obiettivo desiderato e la rotta è il piano d’azione. “Proprio perché la natalità è futuro, il life design può essere lo strumento ideale per architettare con lucidità il percorso più efficace per passare da dove si è, alla gioia di tenere tra le braccia il proprio figlio”.

Come la scelta di avere un figlio deve essere inserita in un progetto di vita? “La ricerca scientifica – ricorda Salmaso – mostra come una vita piena gratificante e realizzata nasca dall’equilibrio di 7 aree del benessere che sono: la dimensione del benessere fisico, di quello ludico, relazionale, evolutivo, lavorativo, finanziario e spazio-ambientale (che comprende la propria abitazione e l’area geografica dove si abita o si vorrebbe abitare). L’arrivo di un figlio impatta spesso come uno tsunami su ognuna di queste dimensioni. Ecco che, per evitare stress e conflitti”, spiega l’esperta, quando inizia a delinearsi il desiderio di avere un figlio, “è una buona idea intraprendere un percorso di life design che lo includa all’interno del proprio progetto di vita“. Per una scelta di natalità consapevole, ma anche per “creare lo spazio fisico, mentale ed emozionale per accogliere al meglio la nuova vita”.

Ci sono differenze nell’approccio al life design tra uomini e donne? “Questa disciplina, nata negli Stati Uniti, integra creatività e logica in un flusso che, oltre ad essere efficace, è anche molto divertente. Dalla mia esperienza – assicura Salmaso – ho notato che appassiona in egual modo donne e uomini”. La difficoltà maggiore incontrata dalle persone “è quella di immaginare una vita migliore, di osare, di pensare in grande. Ci vuole del tempo per superare forme e pensieri limitanti, e autorizzarsi a immaginare se stessi con una vita piena, realizzata e felice“, conclude.

 

Ascolta “Giuliana Salmaso: Cos’è e a cosa serve il life-design” su Spreaker.

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