La ricetta dematerializzata resterà (almeno) fino a dicembre

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Per anni è stata quasi un sogno, poi con la pandemia è diventata finalmente una realtà, apprezzata da medici e pazienti. E sono stati proprio i ‘camici bianchi’ a avviare il pressing affinché la ricetta dematerializzata non andasse in pensione con la fine dello stato di emergenza. Un appello che ha trovato ascolto a Lungotevere ripa, dando rapidi frutti.

Su proposta del ministro della Salute Roberto Speranza, secondo quanto le agenzie hanno appreso da fonti del ministero, si va infatti verso la proroga al 31 dicembre della ‘ricetta dematerializzata’, cioè la possibilità per i cittadini di usare strumenti alternativi al promemoria cartaceo della ricetta elettronica. Come avvenuto negli ultimi mesi, insomma, basterà una email o un sms, o una comunicazione direttamente per telefono, con il numero di ricetta comunicato dal medico curante.

“Stiamo lavorando in stretto contatto con il ministero della Salute per fare in modo che dal primo aprile non salti un sistema, forse una delle poche cose positive ereditate dal periodo Covid, che di fatto ha permesso dopo anni di mera discussione teorica una vera dematerializzazione della ricetta del Ssn, grazie a provvedimenti che però rientravano nei profili emergenziali di periodo e pertanto sono in scadenza al 31 marzo”, aveva detto poche ore fa il segretario generale di Fimmg, Silvestro Scotti.

La ricetta dematerializzata rischiava di decadere dal primo aprile con la fine dello stato d’emergenza. Con “in sostanza – spiegava Scotti – un ritorno alla stampa di milioni di promemoria al giorno, costringendo i pazienti a lunghe attese negli studi e i medici a sottrarre tempo alle visite dirette”. Fimmg aveva chiesto un intervento del ministro Speranza, ottenendo “una risposta immediata”. Al più presto ci si attende dunque una nuova ordinanza della Protezione Civile, grazie alla quale tenere in vita le attuali procedure sulla prescrizione elettronica.

“C’è voluto Covid per far sparire il promemoria cartaceo. Ora non si può tornare indietro – sottolinea il presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici, Filippo Anelli – Il paziente sceglie il mezzo più comodo e dà il consenso al medico. Non perdiamoci dietro l’inutile burocrazia. Bene la proroga e siamo molto fiduciosi che la ricetta dematerializzata possa finalmente andare a regime in maniera definitiva”.

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