Tumori, la primavera dei giardini verticali al Gemelli

Gemelli
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Arte, tecnologia e assistenza si fondono con la natura. E lo fanno suscitando meraviglia, proprio là dove non te lo aspetti, ma serve di più: in ospedale. La consapevolezza che ogni fioritura segue al superamento dell’inverno è l’idea alla base della installazione dei giardini verticali presso il Centro di Radioterapia oncologica (Gemelli Art) del Policlinico Universitario A. Gemelli Irccs di Roma. Obiettivo dei giardini è di stimolare i pazienti del Centro ad assaporare il gusto di una nuova primavera nella loro vita anche nella malattia oncologica.

Composti da piante vive all’interno di quattro teche dotate di un sistema di irrigazione, luce e ventilazione nel rispetto delle norme igienico-sanitarie, i giardini verticali – tra i primi al mondo in un reparto ospedaliero, perché irradiati esclusivamente da luce artificiale e dotati di un complesso sistema di filtraggio dell’aria per evitare contaminazioni ai pazienti – sono stati realizzati grazie alla preziosa collaborazione di Confagricoltura, Senior L’Età della Saggezza e Sundar. Nove sono le diverse tipologie di essenze usate (Scandens, Scandens Brasilian, Scindapsus aureus “Photos”, Chamadorea Elegans, Dracaena “Lemon”, Dracaena “White”, Chlorophytum variegatum, Philodendron imperial green, Codiaeum variegatum “excellent”) per un totale di circa 1.000 piante presenti.

“Abbiamo accolto con entusiasmo, insieme alla Onlus Senior l’Età della Saggezza, la proposta di collaborazione per inserire dei giardini verticali all’interno del Centro di Radioterapia oncologica del Policlinico Universitario A. Gemelli Irccs ha detto il Presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti inaugurando i giardini verticali – Sono indubbi gli effetti positivi che le aree verdi determinano sul benessere fisico e psichico delle persone. Una parte della nostra azione è anche quella di comunicare l’importanza del verde in particolare nelle città. Non a caso l’edizione di quest’anno del nostro Libro Bianco del Verde sarà infatti dedicata proprio al tema della salute, lavorando in stretta collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità. E l’iniziativa di oggi – ha proseguito – mi riempie di orgoglio. Perché siamo riusciti a realizzare questo primo esperimento italiano d’inserire il verde all’interno di un reparto ospedaliero evidenziando la stretta connessione tra verde e condizioni fisiche. Ma soprattutto perché, attraverso questi quattro giardini verticali, ci auguriamo di contribuire a creare quella serenità necessaria ai pazienti per intraprendere un percorso emotivo e di salute all’interno di questa eccellente struttura”.

“L’impegno del Gemelli per assicurare ai pazienti che da tutta Italia, e non solo, vi si rivolgono per le proprie cure non passa solo dalla innovazione tecnologica e dal garantire le migliori terapie disponibili, frutto anche dell’attività di ricerca condotta nei nostri laboratori – ha detto il presidente della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Carlo Fratta Pasini – Ciò che a mio giudizio ha contribuito a ritenere il Gemelli per il secondo anno consecutivo il migliore ospedale d’Italia, secondo la classifica di Newsweek, è il prendersi cura dei pazienti integralmente, cioè nelle loro diverse dimensioni. I giardini verticali installati nel centro di Radioterapia sono un ulteriore segno di questa attenzione. Colgo l’occasione per ringraziare Confagricoltura a partire dal suo Presidente perché attraverso questo contributo hanno reso più belli e accoglienti luoghi di cura umanizzandoli”.

“Il nostro primo obiettivo – ha detto Vincenzo Valentini, direttore Dipartimento Diagnostica per Immagini, Radioterapia Oncologica ed Ematologia – è aiutare da vicino ogni singolo paziente come un compagno di viaggio nel faticoso percorso di cura, mettendo a disposizione le bellezze dell’arte e della natura per consentirgli di affrontare al meglio questa esperienza dal punto di vista fisico e della consapevolezza di sé”.

“Oltre ad assicurare la migliore competenza e tecnologia ai nostri pazienti – ha spiegato Luca Tagliaferri, UOC di Radioterapia oncologica del Policlinico Gemelli – siamo convinti che sia ugualmente importante avere cura delle relazioni individuali da coltivare all’interno di un ambiente sereno, accogliente e che dia calore e colore. Per questo il Gemelli ART ha sviluppato un piano assistenziale che vede un approccio orientato alla centralità del paziente sia sul piano terapeutico che relazionale”.

“All’inizio ero tanto spaventata, ma quando ho iniziato a fare la chemioterapia sono entrata a far parte di una grande famiglia composta da medici, infermieri e da tutte le persone che si sono prese cura di me – ha detto Carolina Marconi, madrina dell’evento, che ha raccontato la sua esperienza di malattia – Questo percorso mi ha portato a conoscere tante persone, che come me affrontavano il cancro. Inizialmente vedevo la tristezza nei loro occhi e nei miei, ma poi ho cominciato a prendere tutto con uno spirito diverso, positivo, perché la chemioterapia è qualcosa che ti fa sopravvivere e guarire. Il coraggio e la positività me li ha trasmessi questo Centro speciale, curato e colorato, che infonde serenità ai pazienti che stanno affrontando un faticoso percorso di cura. Non smetterò mai di ringraziare i medici, gli infermieri e tutti coloro che ci lavorano, sono stati per me la migliore medicina possibile grazie al calore immenso ricevuto. Bisogna avere coraggio, pazienza e forza perché il percorso verso la guarigione è lungo”.

‘Il cancro non dipende da noi, ma lo spirito con cui si affronta sì. Sii sempre con il sorriso, verso la luce della tua rinascita’ è il messaggio riportato sul dipinto che Carolina Marconi ha realizzato e donato al centro di Radioterapia del Gemelli.

Il Gemelli ha lanciato la campagna di raccolta fondi “La bellezza, un seme che cresce”, finalizzata all’acquisto di uno strumento atto a prevenire la caduta dei capelli dovuta alla chemioterapia. “Vogliamo dare sollievo ai nostri pazienti custodendone la bellezza, anche durante il percorso della malattia – ha spiegato Tagliaferri – consapevoli del fatto che la tutela della propria integrità fisica può aiutare ad avere un atteggiamento resiliente verso la malattia preservando l’identità, il benessere, l’autostima della persona”.

È possibile sostenere il progetto tramite bonifico bancario sul conto corrente intestato a: Associazione Attilio Romanini IBAN IT 45 T 02008 05314 000400308363; per maggiori informazioni: www.associazioneromanini.org.

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