Covid in Italia, scendono ancora incidenza ed Rt

Pasqua
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Mentre l’Italia registra ancora numeri importanti sul fronte Covid, con 64.951 nuovi casi e 149 morti, l’ultimo monitoraggio della Cabina di regia segnala finalmente incidenza e Rt in calo. Dopo diverse settimane l’indice di contagiosità torna a 1.

Ma i contagi si mantengono alti e il governo pensa di lasciare le mascherine al chiuso anche dopo il primo maggio. Sembra avvicinarsi alla fine, invece, il super green pass rilasciato a chi è in regola con i vaccini. In ogni caso occorrerà aspettare dopo Pasqua, probabilmente il 20 aprile, per conoscere le altre tappe della riapertura, con il ministro della Salute, Roberto Speranza, che non perde occasione per ricordare agli italiani come la pandemia – caratterizzata dalla variante Omicron 2 – non sia ancora finita.

Ma vediamo nei dettagli gli ultimi dati diffusi dall’Istituto superiore di sanità: l’incidenza settimanale a livello nazionale scende a 717 casi Covid ogni 100.000 abitanti (8-14/04) da 776 (01-7/04).

Nel periodo 16 – 29 marzo l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1 (range 0,94 – 1,09), in diminuzione rispetto alla settimana precedente (quando era 1,15). Anche l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero diminuisce leggermente e si colloca al di sotto della soglia epidemica: Rt=0,92 (0,9-0,94) al 05/04 contro Rt=1,03 (1,00-1,05) al 29/03.

Buone anche le notizie dagli ospedali. Il tasso di occupazione Covid in terapia intensiva scende al 4,2% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 14 aprile) dal 4,7%  del 7 aprile). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale invece leggermente al 15,6% (rilevazione giornaliera al 14 aprile) contro il 15,5% del 7 aprile.

A livello territoriale c’è però ancora una notevole variabilità, con una Regione classificata a rischio alto a causa di molteplici allerte di resilienza. Otto Regioni sono a rischio moderato, e di queste una è ad alta probabilità di progressione a rischio alto; le restanti risultano a rischio basso.

La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in lieve diminuzione (12% vs 13% la scorsa settimana). Mentre aumenta quella dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (41% vs 38%).

Intanto nel mondo siamo arrivati a mezzo miliardo di contagi da Covid-19 dall’inizio della pandemia, con 6,2 milioni di morti. E mentre si discute della quarta dose, arrivano in Italia le immagini del durissimo lockdown di Shangai, con i cittadini dal 28 marzo obbligati a stare in casa, difficoltà a trovare cibo e acqua, animali domestici portati via con la forza e abbattuti e i messaggi dei cani-drone che perlustrano le vie. La strategia zero Covid sembra sempre più impraticabile, e rischia di tradursi in un boomerang anche (e non solo) per l’economia.

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