Medici, l’altra pandemia: tutti i numeri del burnout

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Ce ne siamo occupati più volte: i medici italiani sono davvero provati da oltre due anni di pandemia. Ma il ‘virus’ che ne minaccia oggi salute e benessere si chiama burnout. Uno su dieci tra i dottori di famiglia, uno su quattro tra le guardie mediche, il 4% degli ospedalieri: sono sempre più i camici bianchi che si trovano a fare i conti con questo esaurimento fisico e mentale. 

La ‘fotografia’ emerge dal sondaggio dell’Istituto Piepoli che sarà presentato domani a Roma, alla Conferenza nazionale sulla Questione medica. Disturbi del sonno, stress, ansia, paura accomunano il 24% dei medici di continuità assistenziale, quasi uno su quattro. Lo stesso accade a un medico di famiglia su dieci, al 4% dei medici ospedalieri e al 3% degli odontoiatri.

“La condizione dei medici a due anni dall’inizio della pandemia” è un’indagine realizzata per conto della Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo) per capire come stanno questi professionisti della salute. La risposta è chiara. “I medici sono in difficoltà – spiega il presidente della Fnomceo, Filippo Anelli – Le criticità che già affliggevano la professione, la carenza di personale, i mancati investimenti, la mentalità aziendalista volta a far quadrare i bilanci più che a definire obiettivi di salute, sono state acuite dall’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia. È per sanare questo disagio, e per tornare protagonisti del Servizio sanitario nazionale nel momento cruciale della sua riforma che, un anno fa, la Fnomceo, insieme ai sindacati medici, ha sollevato quella che abbiamo definito “la Questione medica”. Oggi, ci ritroviamo qui, tutti insieme, per rivendicare il nostro ruolo, a livello professionale e sociale”.

Sembra quasi surreale, ma abbiamo visto i medici – celebrati come eroi della pandemia – tornare ad essere vittime di aggressioni e violenze. “Secondo l’Istituto Piepoli, oltre 15000 medici e odontoiatri sono colpiti da burnout – aggiunge – Un dato sicuramente sottostimato: secondo una metanalisi condotta su 55 studi pubblicati sui disturbi a carico dei medici dopo il primo anno di pandemia, una percentuale significativa di colleghi sta sperimentando alti livelli di sintomi di depressione e ansia. La prevalenza di depressione e ansia nei sanitari è rispettivamente del 20,5% e del 25,8%”.

“Sorge spontanea a questo punto la domanda: chi cura i curanti? – si chiede lo stesso Anelli – La perdurante mentalità aziendalista che pervade il nostro Servizio sanitario nazionale, tutta concentrata solo sui risultati economici, non ha permesso di mettere in atto iniziative tese a rilevare questo drammatico fenomeno, né tantomeno a interrogarsi su come prevenirlo e affrontarlo. Per questo, domani, chiederemo, tra le altre istanze, il riconoscimento del burnout come malattia professionale”.

Le richieste dei medici saranno sintetizzate in un Manifesto: 20 punti per un progetto di rilancio del Ssn che superi le disuguaglianze e disomogeneità nelle diverse aree del Paese. A sottoscriverlo, 15 sigle sindacali: Anaao – Assomed, l’Associazione dei medici dirigenti; Andi, L’associazione nazionale dentisti italiani; Cimo Fesmed; Cimop, la Confederazione italiana dei medici dell’ospedalità privata; Cisl Medici; Fimmg, la Federazione italiana dei Medici di Medicina Generale; fimp, la Federazione italiana dei medici pediatri; Fismu, Federazione italiana sindacale dei medici uniti; Fvm, Federazione Veterinari medici e dirigenti; Nuova Ascoti; l’Associazione sindacale chirurghi ortopedici traumatologi italiani; Sbv, il Sindacato medici specialisti convenzionati per le branche a visita; Smi, il Sindacato medici italiani; Snr il Sindacato nazionale Area Radiologica; Sumai Assoprof, il Sindacato Unico Medicina Ambulatoriale Italiana e Professionalità dell’Area Sanitaria; Uil Fpl Medici. Presenti anche il Sindacato Fp Cgil Medici e dirigenti Ssn, che porterà un suo contributo alla discussione, e il Sindacato Aaroi-Emac, l’Associazione Anestesisti Rianimatori Ospedalieri Italiani Emergenza Area Critica.

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