Covid e l’effetto Pasqua sugli ospedali

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Tornano a salire i ricoveri di pazienti positivi a Covid-19 negli ospedali italiani. Un fenomeno attesto, certificato in queste ore dal report degli ospedali sentinella Fiaso. Insomma, l’effetto Pasqua si è fatto sentire, ma non in modo tale da destare troppe preoccupazioni: salgono infatti solo di poco i ricoveri Covid nei reparti ordinari, mentre continua il calo dei pazienti in terapia intensiva.

Questo il quadro che arriva dal report degli ospedali sentinella della Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere. Per la precisione, nella settimana 19-26 aprile il numero delle ospedalizzazioni nei venti ospedali aderenti alla rete dei sentinella segna un +3,5% a differenza di una settimana fa quando c’era stata una discesa del 5,3%. “Assistiamo a quella che potremmo definire una piccola scossa di assestamento della situazione ospedaliera”, sintetizza il presidente Fiaso Giovanni Migliore. 

Ad aumentare sono stati i ricoveri nei reparti ordinari per l’assistenza Covid, che hanno fatto registrare un incremento del 4,8%. Sul fronte rianimazioni, invece, nella settimana oggetto di monitoraggio il numero dei pazienti è sceso del 20%.

Nei reparti ordinari la quota di no vax è del 20%. Fra i vaccinati, invece, la metà ha fatto l’ultimo vaccino da oltre 4 mesi senza effettuare il previsto richiamo. Nell’80% dei casi di ricoveri Covid si tratta di pazienti affetti da altre patologie.

Nelle terapie intensive la presenza di no vax si alza a quasi il 30% e tra i non vaccinati ricoverati nelle rianimazioni Covid il 100% presenta delle comorbidità: si tratta dunque di soggetti fragili che avrebbero dovuto vaccinarsi per primi e che risultano invece ancora sprovvisti della copertura immunitaria.

Continua l’andamento altalenante dei ricoveri pediatrici: nella rilevazione del 26 aprile nei quattro ospedali pediatrici e nei reparti di pediatria degli ospedali aderenti alla rete sentinella Fiaso si osserva un raddoppio del numero, sia pur ridotto, dei pazienti. Sono, tuttavia, piccole cifre (in tutto 17 pazienti). Per il 40% dei casi relativi a neonati si tratta di figli di genitori (almeno uno dei due) non vaccinati, precisano da Fiaso.

“Le festività non hanno certamente facilitato il turnover dei pazienti nei reparti; probabilmente è anche l’effetto Pasqua, già evidente sui contagi, che si scarica a distanza di dieci giorni sugli ospedali – ipotizza Migliore – con un piccolo aumento di ricoverati: è la testimonianza della grande diffusività della variante Omicron, ma anche un monito importante per le prossime settimane”.

Il messaggio è chiaro: “Occorre non abbassare la guardia perché la pandemia non è finita”. Migliore chiede “un piccolo sforzo che non costa nulla ai cittadini anche con le mascherine: è necessario continuare a indossarle al chiuso e soprattutto serve che le utilizzino in presenza di altre persone i soggetti fragili e gli anziani che sono i più a rischio di contrarre l’infezione e finire in terapia intensiva. Continueremo a monitorare i reparti degli ospedali sentinella per verificare se questo piccolo incremento costituisca un trend oppure sia isolato e legato a circostanze puntuali”.

“La campagna vaccinale – conclude Migliore – non è terminata: le aziende sanitarie e ospedaliere sono impegnate al massimo in questa fase nella chiamata attiva dei pazienti estremamente vulnerabili in carico presso i centri specialistici di cura perché completino il ciclo vaccinale con la quarta dose”.

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