Ricerca e sostanze naturali, l’intesa fra Campus Bio-Medico e Aboca

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Un accordo quadro per promuovere la ricerca italiana sui dispositivi medici a base di sostanze naturali. L’intesa è stata siglata da Paolo Arullani, presidente di Biomedical University Foundation, Massimo Mercati, amministratore delegato di Aboca. 

La firma dell’accordo fra Arullani e Mercati

Approfondire la cnoscenza delle sostanze naturali complesse, studiare la clinica dei dispositivi medici a base di sostanze, favorire la ricerca scientifica e clinica e promuovere l’utilizzo innovativo delle sostanze vegetali in campo terapeutico sono i principali obiettivi dell’accordo quadro di collaborazione triennale.

La Biomedical University Foundation ha tra i propri scopi quello di valorizzare, sostenere e promuovere i principi fondazionali dell’Università Campus Bio‐Medico di Roma e della Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico. Mentre Aboca è leader nello sviluppo di soluzioni terapeutiche innovative a base di complessi al 100% naturali. Fondata nel 1978 a Sansepolcro (Ar), oggi conta oltre 1600 dipendenti ed è diffusa, attraverso filiali e distributori, in 21 Paesi.

Il nuovo accordo specifica l’intenzione di realizzare progetti comuni secondo varie modalità: dall’attività di formazione orientata alla conoscenza della composizione e dell’attività biologica dei dispositivi medici a base di sostanze naturali, fino alla loro validazione clinica. Il patto prevede inoltre la possibilità di realizzare studi preclinici per identificare i meccanismi di azione biochimici e molecolari delle sostanze naturali complesse. Le forme concrete di collaborazione saranno rese operative tramite singoli protocolli attuativi con il sostegno di Università Campus Bio-Medico e Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico.

“Per Aboca si tratta di un accordo strategico – ha dichiarato Massimo Mercati – una partnership che apre prospettive importanti e ci permette di potenziare quanto da anni stiamo proponendo. Siamo pionieri e leader nello studio delle sostanze naturali complesse e attraverso la nostra attività di ricerca lavoriamo quotidianamente allo sviluppo di Dispositivi Medici a Base di Sostanze. Grazie alle attività che potremo realizzare con Biomedical University Foundation potremmo proseguire il cammino di innovazione terapeutica, raccogliere nuove evidenze scientifiche e promuovere un nuovo modo di curare, più sostenibile per l’organismo e per l’ambiente”.

L’intesa non nasce oggi, come ha sottolineato Arullani: “L’accordo che firmiamo oggi ribadisce la volontà comune di mettere al centro l’uomo e il suo benessere nell’ambiente circostante, come ricorda la mission della nostra università e del policlinico, ovvero la persona al centro, in particolare come paziente. Insieme, attraverso progetti concreti, porteremo avanti il one health approach, che richiede impegno collaborativo tra più discipline, proprio del Campus, grazie alla sinergia tra tre facoltà quali Medicina e chirurgia, Ingegneria e Scienze e Tecnologie per l’Uomo e per l’Ambiente, al fine di mantenere quel senso di unità ed equilibrio tra l’essere umano e l’ambiente”.

“È una vera e propria vocazione, per l’Università Campus Bio-Medico e per la Fondazione Policlinico, generare continuo e costante rapporto con le aziende. Questo accordo è un esempio di come attività e ampiezza di orizzonti comuni tra istituzioni e mondo produttivo possano convergere e offrire il contributo per la crescita e per l’offerta formativa, di ricerca e di assistenza”, ha concluso Carlo Tosti, presidente dell’Università Campus Bio‐Medico di Roma e Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico.

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