Bellezza senza mascherine, volti scavati l’ultimo trend

bellezza volto scavato
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Bellezza in primo piano, con qualche aiuto. In pre-pandemia il trend di medicina estetica e chirurgia plastica sembrava in inarrestabile ascesa: a livello mondiale le stime prevedevano di toccare entro il 2024 quota 26,5 miliardi di dollari a livello mondiale, più del doppio dei 10,1 miliardi del 2016. Adesso, dopo anni di visi coperti dalle mascherine anti-Covid, torna la voglia di bellezza ma l’immaginario estetico sembra rivoluzionato: addio ai visi rotondi e paffuti.

L’ultima tendenza prevede, infatti, guance scavate e zigomi pronunciati. Dunque, stop al grasso e alle ‘Bolle di Bichat’ in favore di volti più snelli dai lineamenti enfatizzati, sulla scia di quelli sfoggiati sui influencer e star. A segnalarlo è Daniele Spirito, specialista in Chirurgia plastica a Roma e Como e docente presso la Scuola di specializzazione in Chirurgia Plastica dell’Università di Milano.

La richiesta arriva dalle giovanissime, ma non solo: se le ventenni con un viso pieno e una ‘faccia da bambina’ vogliono mettere in risalto zigomi, mandibola e mento, dopo i 40 anni si punta a rimuovere l’effetto ‘bulldog’, riducendo la pelle in eccesso caduta con l’età.

“La ‘Bolla di Bichat’ è una massa arrotondata di grasso al centro della guancia, il cosiddetto cuscinetto adiposo buccale, contenuto tra i muscoli facciali, nell’area cava sotto lo zigomo – spiega Daniele Spirito, specialista in Chirurgia plastica a Roma e Como e docente presso la Scuola di specializzazione in Chirurgia plastica dell’Università di Milano – Tutti hanno questi cuscinetti adiposi, ma la loro dimensione può variare notevolmente influendo sulla forma del viso, spesso molto rotondo, quasi puerile”.

“Nei bambini infatti le guance sono più pronunciate, mentre con l’avanzare dell’età il grasso si riduce ma inizia a calare verso il basso: per questo, soprattutto in vista dell’estate, sono moltissime le richieste di ‘Bichectomia’ o lipectomia buccale, per rimuovere chirurgicamente i cuscinetti, assottigliare la guancia e definire gli angoli della parte inferiore del viso”. Insomma, i canoni di bellezza stanno cambiando.

“L’intervento può essere eseguito da solo o associato a lifting, rinoplastica, protesi al mento, aumento delle labbra – prosegue l’esperto – Cruciale è la prima visita, in cui il chirurgo analizza la conformazione del viso e la dimensione della Bolla di Bichat, valutando l’idoneità a procedere. E’ essenziale essere in buona salute fisica e avere un viso piuttosto pieno, mentre è sconsigliato per visi molto magri, in chi ha atrofia emifacciale progressiva (sindrome di Parry-Romberg) o forte invecchiamento facciale. La procedura è eseguita in regime di day hospital in anestesia locale. Si effettua una piccola incisione all’interno della guancia, facendo pressione sulla parte esterna per scollare ed estrarre il cuscinetto adiposo”.

Nel post operatorio si consiglia uno speciale collutorio per prevenire l’infezione e una dieta liquida per diversi giorni. La normale attività quotidiana – assicura Spirito – potrà essere ripresa il giorno successivo all’intervento, ma il recupero completo richiede circa due mesi, per far sgonfiare il viso e assorbire eventuali ecchimosi. L’intervento è generalmente considerato sicuro ma non esente da rischi.  Tra i possibili effetti indesiderati ricordiamo il sieroma (accumulo di liquidi), il danno alle ghiandole salivari o al nervo facciale, la rimozione eccessiva di grasso e l’asimmetria facciale. Per questo è assolutamente indispensabile rivolgersi a un chirurgo plastico esperto e certificato”.

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