Microbisturi per curare la spasticità nei bimbi

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Sfrutta un microbisturi ad hoc la nuova tecnica chirurgica mininvasiva sviluppata dall’équipe dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma per trattare la spasticità nei bambini, assicurando un trauma ridotto e un recupero più rapido e agevole.

Il tutto grazie a un microbisturi di appena 1 millimetro di larghezza, quasi da Lillipuziani, per intervenire sulle fibre muscolari danneggiate e correggere il disturbo senza incisioni né punti di sutura, riducendo al minimo dolore e tempi di recupero. La nuova tecnica per la cura della spasticità è stata sviluppata dall’équipe di Neuro-Ortopedia dell’Ospedale del Gianicolo, unico Centro in Italia a eseguire questo tipo di intervento.

Sono circa 500 i bambini e i ragazzi trattati con successo dal 2018 a oggi. Il nuovo metodo, che nella gran parte dei casi può sostituire la tecnica tradizionale “a cielo aperto”, è stato descritto sulla rivista ‘Osteology MDPI’

Ma di che problematica parliamo? La spasticità nel mondo interessa in media 3 bambini su 1000 nati vivi. Deriva da un danno alle aree del cervello o del midollo spinale che controllano il tono e l’attività dei muscoli in movimento ed è caratterizzata da un aumento eccessivo del tono muscolare e da spasmi di più muscoli che provocano rigidità, difficoltà del controllo dei movimenti volontari, atteggiamenti viziati che si trasformano nel tempo in deformità articolari. Le fibre muscolari perdono elasticità trasformandosi in tessuto fibroso che porta progressivamente all’accorciamento di muscoli e tendini.

La cura della spasticità richiede normalmente trattamenti chirurgici agli arti inferiori e superiori. Questi interventi si eseguono a partire dai 6-7 anni e prevedono l’allungamento e la sezione di muscoli e tendini.

La nuova tecnica chirurgica per la cura della spasticità, denominata “chirurgia percutanea fibrotomica”, è un metodo di intervento conservativo e mininvasivo sviluppato 4 anni fa (sulla base di una tecnica simile nata in Russia) al Bambino Gesù per ridurre il disagio postoperatorio e accelerare la ripresa funzionale dei pazienti.

L’intervento si esegue con un microbisturi con cui il chirurgo sfibra progressivamente le fasce e le fibre muscolari affette da spasticità, fino a ottenere la correzione desiderata. Le incisioni sono minime, non richiedono punti di sutura e possono essere eseguite contemporaneamente in più aree. Utilizzabile già dai 2-3 anni di età, la tecnica riduce i tempi di anestesia (10/20 minuti di intervento contro gli oltre 60 della tecnica tradizionale) e consente di sostituire il gesso con un tutore rimovibile per iniziare la fisioterapia fin dal giorno successivo all’intervento.

“Per i bambini candidabili a questo tipo di operazione, ovvero gran parte dei casi di spasticità – sottolinea Pier Francesco Costici, responsabile di Ortopedia del Bambino Gesù – i vantaggi sono notevoli: i risultati funzionali sono sovrapponibili alla tecnica open; non si vedono ferite; il dolore si riduce sensibilmente ed è possibile dimettere i pazienti il giorno dopo l’intervento. Un ulteriore beneficio per i bambini e i loro familiari deriva da una gestione postoperatoria più rapida e semplice anche a domicilio”.

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