In Italia ormai Covid-19 è sinonimo di variante Omicron. Secondo gli ultimi dati dell’Istituto superiore di sanità il 7 giugno scorso Omicron aveva una prevalenza stimata al 100%, con la sottovariante BA.2 ormai predominante. Ma risultano in crescita i casi riconducibili alle nuova sottovarianti BA.4 e BA.5 (che sale al 23,15%) di Omicron, più contagiose.
L’indagine rapida è stata condotta dall’Iss e dal ministero della Salute insieme ai laboratori regionali e alla Fondazione Bruno Kessler. Per l’indagine è stato chiesto ai laboratori delle Regioni e Province Autonome di selezionare dei sottocampioni di casi positivi e di sequenziare il genoma del virus. Il campione richiesto è stato scelto in maniera casuale fra i positivi, garantendo una certa rappresentatività geografica e, se possibile, per fasce di età diverse.
L’indagine ha coinvolto tutte le Regioni, 106 laboratori e 1.270 campioni. Se la variante Omicron spiega il 100% dei casi Covid in Italia, ecco nei dettagli le prevalenze:
BA.1 0,32% (range: 0% -1,3%)
BA.2 62,98% (range: 0% -85,7%)
BA 4 11,41% (range: 0% -32,3%)
BA 5 23,15% (range: 8% – 100%).
In particolare, guardando il report nei dettagli si osserva una circolazione importante della variante BA.5 in Basilicata, Molise e Valle D’Aosta (dove però il sequenziamento è stato molto limitato).
