Covid negli ospedali, risalita dei ricoveri (a doppia cifra)

Covid tampone
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Tornano a riaprire i battenti i reparti Covid, dopo che in una settimana i ricoveri hanno segnato una risalita a doppia cifra. Nella rilevazione del 5 luglio degli ospedali sentinella aderenti alla rete Fiaso (Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere), infatti, il numero dei pazienti ricoverati nei reparti Covid (sia i reparti ordinari sia le terapie intensive) cresce del 19%.

Dal report anche alcune novità. L’analisi degli ultimi dati che arrivano dagli ospedali evidenzia – per la prima volta dopo parecchie settimane – la risalita in misura maggiore delle ospedalizzazioni per Covid, ovvero di ricoveri con sindromi respiratorie tipiche della malattia da Covid-19, pari al 24,5%. Aumentano anche, ma a ritmo inferiore, quelli che Fiaso definisce i ricoverati con Covid, cioè quei pazienti giunti in ospedale per curare altre patologie e trovati positivi al tampone pre-ricovero: in una settimana sono cresciuti del 13,7%.

I ricoveri dei reparti ordinari fanno registrare un incremento del 15%, mentre nelle terapie intensive degli ospedali sentinella, sia pur con numeri ancora relativamente bassi, si assiste a un raddoppio del numero dei posti letto occupati.

Nelle rianimazioni, in particolare, persiste una quota di no vax pari al 19%; tra i vaccinati, invece, l’80% risulta aver fatto il vaccino ormai da oltre 4 mesi.

“Questa settimana registriamo per la prima volta dopo mesi una inversione di tendenza: i pazienti per Covid (52%) tornano a essere più numerosi di quelli con Covid (48%) – spiega il presidente di Fiaso, Giovanni Migliore – Le percentuali evidenziano come tornino a crescere in maniera significativa i pazienti che hanno una patologia specifica da Covid con sindromi respiratorie. La diffusa circolazione del virus ci obbliga, nuovamente, a riorganizzare i nostri ospedali per adeguarci all’andamento dell’epidemia, riaprendo i reparti dedicati all’assistenza respiratoria e ventilatoria, ma continuando allo stesso tempo a ricoverare coloro che non presentano una sintomatologia specifica in aree multidisciplinari o all’interno dei reparti specialistici laddove è possibile creare percorsi che consentano un isolamento sicuro”.

Cattive notizie sul fronte pediatrico: tra i più piccoli l’aumento delle ospedalizzazioni è ancora più significativo. Nei quattro ospedali pediatrici e nei reparti di pediatria degli ospedali aderenti al network sentinella di Fiaso si assiste a un incremento dell’84% dei pazienti: dai 51 minori ricoverati del 28 giugno ai 94 del 5 luglio. Non ci sono casi gravi, un paziente sotto i 18 anni è in terapia intensiva.

Anche in questo caso a incidere sono soprattutto i ricoverati per Covid, +103% (da 34 a 69), contro quelli con Covid che crescono del 47%. A finire in ospedale sono soprattutto i bambini da 0 e 4 anni che rappresentano complessivamente il 78% dei ricoverati.

“La grande contagiosità di questa variante colpisce anche i bambini, che non sono esenti dallo sviluppare la malattia da Covid, come dimostrano i dati crescenti negli ospedali pediatrici e nei reparti di pediatria. Occorre riservare maggiore attenzione ai neonati e ai più piccoli”, aggiunge Migliore.

“Questi dati – commenta Alberto Villani, responsabile della Pediatria Generale e Malattie Infettive del Bambino Gesù – confermano che l’incremento della circolazione del virus coinvolge l’età evolutiva con modalità e caratteristiche sovrapponibili a quelle della popolazione generale: aumento della contagiosità e del numero di infetti che presentano sintomi e conseguente incremento dei ricoveri ospedalieri”.

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