Cibo, vaccini, visite veterinarie. Le spese complessive per un cane, cucciolo o adulto, possono essere anche piuttosto consistenti. In occasione del Dog Day che si celebra ogni 26 agosto, Kruk – l’esperto del debito che promuove una corretta educazione e informazione finanziaria – ha chiesto alla veterinaria Susanna Pacini quali possono essere i costi da sostenere se si desidera adottare un cane. Dal momento che, dati alla mano: soprattutto dopo la pandemia il mercato degli animali domestici in Italia ha subìto un’impennata.
Ne avevamo parlato non molto tempo fa: i due anni di Covid-19 hanno sicuramente influito sul rapporto tra italiani e pet. “In generale è cambiata la nostra vita”, aveva sottolineato Giovanna Salza, Ceo e founder di Ca’ Zampa, primo gruppo in Italia a offrire servizi a tutto tondo per il benessere del pet. “Stiamo più tempo in casa e condividiamo con l’animale domestico un tempo maggiore. La componente sociale si è molto ridotta negli ultimi mesi, così per molti il pet diventa un compagno di vita. Sul quale investiamo più attenzioni e risorse”.
Nel nostro Paese si tratta di un mercato da oltre 3,5 miliardi di euro di fatturato. Sono circa 8,7 milioni i cani che vivono all’interno delle mura domestiche. E assieme agli altri 56,1 milioni di pet generano in Italia un giro di affari che gira attorno ai 2 miliardi e 400 milioni di euro l’anno.
Conoscere preventivamente le spese necessarie ad accogliere un compagno a quattro zampe è utile non soltanto ad acquisire una maggiore consapevolezza, ma anche a evitare decisioni avventate e combattere la piaga dell’abbandono. Adottare un animale domestico, che sia anche il più economico pesce d’acquario, è infatti a tutti gli effetti un impegno. E come tale deve essere rispettato con dedizione e responsabilità.
Quanto costa mantenere un amico a quattro zampe?
Pacini ha tracciato una lista dei costi “di mantenimento” da prevedere a cominciare dai prezzi delle spese essenziali. Che raccomanda, “di non sfavorire a beneficio delle spese superflue”.
Nello specifico, per un cucciolo si parte dai 2.290 euro. In questa somma rientrano il mangime (circa 1000 euro in un anno, tenendo conto che scegliere cibo di buona qualità soprattutto nel primo anno di vita di un cucciolo è essenziale), lo screening per patologie ereditarie (il cui costo è attorno ai 250 euro), i vaccini (a partire da quelli obbligatori dai 120 euro), la visita veterinaria (con la sverminazione e l’esame delle feci, il tutto dai 55 euro), gli esami del pelo e i tamponi auricolari (circa 100 euro), gli anti parassitari (dai 90 euro), la sterilizzazione (200 euro per le femmine intorno all’anno e mezzo, mentre per il maschio il costo è leggermente inferiore e solitamente avviene a partire dai due anni) e il microchip (fino ai 35 euro). Per gli accessori, come il guinzaglio e la cuccia, si possono trovare prodotti basici intorno i 20 euro.
Discorso a parte, quello relativo ai gadget e ai giochi. È importante ragionare sulla qualità del prodotto quando si acquistano soprattutto ‘giochi masticativi’, che servono al cucciolo per sfogare il suo bisogno di esplorare gli oggetti durante la fase orale. Giochi di questo tipo – se si vuole optare per qualcosa di diverso rispetto ai classici biscottini a forma di ossicino che nell’arco di un anno possono arrivare a 260 euro – possono essere le parti anatomiche di altri animali disidratate ed essiccate. In tal caso, il costo all’anno va dai 160 euro.
Ma è importante tener presente anche che il cucciolo, ancor più che il cane adulto, ha bisogno di giocare con il suo padrone e non da solo.
Le spese per un cane adulto, rispetto a quelle per un cucciolo sono inferiori. Circa 1500 euro per provvedere a cibo (ed è curioso notare come anche consumandone in più rispetto a un esemplare più piccolo, la spesa annua, utilizzando alimenti non super premium, arrivi a un costo di circa 780 euro), vaccini (a partire da 35 euro), visita veterinaria (attorno ai 55 euro), esami del sangue (dai 100 euro: è consigliabile effettuarli una volta l’anno a partire dai 5 anni per un cane di taglia grande e dagli 8 anni per un cane di taglia piccola), antiparassitari (è possibile acquistare un buon collare anti pulci ogni 6 mesi e spendere complessivamente in un anno circa 70 euro, oppure utilizzare una fialetta mensile e spenderne circa 90), eventuale sterilizzazione e microchip (come per il cucciolo: rispettivamente 200 euro e 35 euro).
Il prezzo di cuccia, guinzaglio, giochi e piccoli snack premio invece è di 250 euro annui; mettendo in conto che il prezzo dei giochi può però arrivare anche a zero euro: un cane adulto difficilmente giocherà senza un padrone che lo stimoli. Quindi spazio ai legnetti, ai sassolini e alla fantasia.
Il metodo 50/30/20
“Queste sono solo le spese essenziali basiche, ma è fondamentale mettere in conto gli imprevisti. Un’operazione tra gli esami pre ricovero, l’elettrocardiogramma, la chirurgia e la fisioterapia in seguito, può costare qualche migliaio di euro. Pertanto è fondamentale prevedere un’assicurazione che possa coprire ogni genere di imprevisti, anche quelli che possono essere dovuti alla disattenzione di chi gravita attorno alla nostra famiglia: il costo di solito parte da circa 240 euro all’anno” prosegue Pacini.
Perciò, prima di assumersi la responsabilità anche finanziaria nei confronti di un amico pelosetto, Kruk Consiglia – una volta verificate le spese essenziali – di comprendere attraverso un’attenta analisi del budget se siamo in grado effettivamente di sostenere queste spese.
Un buon metodo è il sistema 50/30/20. Un calcolo spannometrico che consente, stabilite le proprie entrate mensili, di pianificare le spese. Sarà necessario suddividere le entrate tra spese essenziali (50%), superflue (30%) e risparmio (20%). Le spese destinate al cane, naturalmente, rientrerebbero nel 50% di quelle essenziali riservate alla famiglia.
A questo punto, se l’analisi risulterà positiva saremo pronti ad accogliere – almeno dal punto di vista finanziario – il nostro amico a quattro zampe. E a festeggiarlo a ogni Dog Day.
