Covid in Italia, incidenza in forte calo (ma Rt cresce)

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La ‘fotografia’ di Covid-19 scattata dalla Cabina di regia continua a mostrare un rallentamento della circolazione di Covid-19 in Italia. Cala ancora nell’ultima settimana l’incidenza settimanale a livello nazionale: 197 casi ogni 100.000 abitanti (02-08 settembre) contro i 243 ogni 100.000 abitanti della precedente.

Una frenata che arriva in occasione della presentazione della nuova campagna vaccinale anti-Covid, ‘forte’ dei vaccini aggiornati a Omicron ma gravata da non pochi interrogativi: gli italiani risponderanno alla chiamata?

“Della campagna di vaccinazione abbiamo ancora bisogno – ha avvertito il ministro della Salute Roberto Speranza, parlando a RaiNews 24- Sarebbe bello dire che il Covid magicamente è partito per Marte, che è scomparso, evaporato, ma purtroppo non è così. Vengo da una lunga riunione con i ministri europei” della Salute, “con la commissaria europea e con le nostre autorità di riferimento, l’Agenzia europea del farmaco Ema e il Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie Ecdc. Abbiamo bisogno ancora di tenere alta l’attenzione”.

Per questo, ha aggiunto Speranza, “ho chiesto pubblicamente a tutti i leader politici di dire parole chiare”, di garantire “che dopo il 26” settembre “nulla bloccherà la campagna di vaccinazione. E che questa invece continuerà come leva fondamentale in questa sfida contro il Covid che purtroppo è ancora aperta”.

C’è poi da considerare che molti esperti prevedono una nuova ondata di infezioni in autunno. Intanto però, secondo i dati diffusi dall’Istituto superiore di sanità nel periodo 17–30 agosto l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,92 (range 0,78-1,04), in aumento rispetto alla settimana precedente, quando era 0,81. L’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero è invece stabile e sotto la soglia epidemica: Rt=0,88 (0.84-0.92) contro Rt=0.85 (0,82-0,89) al 23 agosto.

E se i numeri ci dicono che Covid-19 c’è ancora, dagli ospedali arrivano notizie molto positive:
il tasso di occupazione in terapia intensiva è in calo al 1,9% (rilevazione all’8 settembre ) contro il 2,1% (1 settembre). In calo anche l’occupazione nelle aree mediche: 6,5% contro 7,7%.

Nel frattempo sulla campagna vaccinale non mancano gli interrogativi: i nuovi prodotti aggiornati a Omicron sono raccomandati come richiamo per fragili, over 60 e operatori sanitari.

Come ha spiegato il Dg dell’Agenzia italiana del farmaco, Nicola Magrini, da lunedì può iniziare a livello regionale la prenotazione con i nuovi vaccini bivalenti”. Dunque dalla prossima settimana “sarà possibile prenotare le dosi e somministrarle”. I ‘booster aggiornati sono “raccomandati per categorie a rischio, ma chi vuole può farli” gratuitamente.

Ma che fine faranno le scorte dei ‘vecchi’ vaccini? E gli italiani, complice una sottovariante che non sembra mettere in crisi le strutture sanitarie, saranno disposti a mettersi in coda per il nuovo booster anti-Covid?

 

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