Covid arretra in Italia, il rebus scuola e la questione vaccini

scuola ragazzi
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Mentre sono in arrivo i vaccini aggiornati alle varianti (vecchie e nuove) di Omicron, Covid-19 continua la sua ritirata. Cala ancora, infatti, l’incidenza settimanale, mentre l’Rt è stabile e gli ospedali continuano a svuotarsi.

Gli ultimi dati della Cabina di regia diffusi dall’Istituto superiore di sanità ‘fotografano’ una situazione che lascia spazio a un cauto ottimismo. 

Se è ancora da vedere cosa accadrà con la ripresa della scuola senza mascherine o misure anti-Covid, bisogna dire che la fine delle ferie non si è accompagnata (per il momento) alla temuta ripresa dei contagi.

L’incidenza settimanale a livello nazionale è scesa a 186 casi ogni 100.000 abitanti (09-15 settembre), contro i 197 su 100.000 della settimana precedente. Nel periodo 24 agosto–7 settembre l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,92 (range 0,88-0,97), stabile rispetto alla settimana precedente.

L’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero è in leggera diminuzione e sotto la soglia epidemica: Rt=0,81 (0,77-0,85) al 6 settembre contro Rt=0,88 (0.84-0.92) al 30 agosto.

Sono sempre meno i pazienti Covid negli ospedali: il tasso di occupazione in terapia intensiva è in calo al 1,4% (rilevazione giornaliera al 15 settembre ) contro 1,9% (8 settembre), mentre nelle aree mediche a livello nazionale si scende al 5,7% (15 settembre) dal 6,5% (8 settembre).

La frenata del virus pandemico si registra un po’ in tutti i territorio: solo due Regioni sono classificate a rischio moderato, mentre tutte le altre figurano a rischio basso.

Intanto sono aperte le prenotazioni per i nuovi vaccini aggiornati contro Omicron 1, anche se le autorità europee e quelle italiane hanno già approvato gli adattamenti alle sottovarianti Ba.4 e Ba.5 attualmente in circolazione. Chi ha aspettato finora si metterà in coda per l’iniezione con il ‘primo aggiornamento’ già superato (dal virus), o preferirà attendere?

Al momento, bisogna dirlo, non c’è stata una corsa ai nuovi vaccini anti-Covid. E forse la notevole offerta, un po’ di confusione sulla popolazione da coinvolgere, insieme all’andamento della pandemia, potrebbero influire sull’esito della campagna vaccinale.

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